mercoledì 15 giugno 2011

Vita di redazione (133). Ecco il DCDD (Dario Cresto-Dina Day).

Vita di redazione del 14 giugno 2011
B. nei titoli: sì.
Durata: 13'13”.

Il caldo sole di Roma assottiglia la partecipazione alla Reunio, ma ciò non costituisce motivo di preoccupazione per il Diretùr il quale, al contrario, non nasconde la comprensibile soddisfazione per l'esito del referendum, al punto che confessa di aver scritto l'editoriale alle 3, 3 e 30 del pomeriggio, tanto era chiaro il quadro.

Anche il vice-diretùr Dario Cresto-Dina palesa la sua soddisfazione, ma per aver ottenuto l'inquadratura in coppia con il Diretùr (0'49”).


Giancarlo Luzi, per non essere tagliato fuori (come accaduto ieri), si è piazzato proprio a ridosso del tavolo-che-conta (0'54”).


Giornata post referendum, giornata di grandi numeri che il Diretùr snocciola con implacabile compiacimento: 3.554.000 utenti unici del sito: un milione in più dei concorrenti (che si riferisse al Nemico?). 57.918.000 di pagine viste, che sono addirittura 26 milioni in più.

2'02”. Assenza di pubblico. Nella zona “pozzetto” spiccano il Nemico e la Rosea, forse intravediamo pure la Busiarda (amichevole definizione de “La Stampa” diretta da Mario Calabresi).


3'17”. Il primo piano del vanitoso vice-diretùr Dario Cresto-Dina che indossa una cravatta dello stesso colore della poltrona.


5'15”. Si scopre il proprietario del giornale abbandonato. Ma chi è? Potrebbe essere Salvatore Tropea? Dubitiamo. Rastignac, Vautrin: ci siete?

Marco Ruffolo è passato dal parrucchiere, prima di entrare in redazione (8'07”).

Antonio Maida (e mezzo braccio di non si sa chi) assomiglia sempre di più, per via del ciuffo, a Lucky Luke, un nostro idolo di quando vestivamo alla marinara (9'52”).


La conclusione vede il rassicurante ritorno della telefonata di Giancarlo Luzi, oggi con Emilio Randacio, che riferisce del durissimo attacco di Ilda Boccassini (ha parlato di attacco militare alla Procura di Milano) al processo Ruby.

Gli highlights.

1'39”. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina in posizione alla Torre di Pisa, quella preferita per vedere il monitor.


Anche per Lavinia Rivara (2'20”) è arrivata l'estate e con questa pure una dispettosa zanzara che l'ha punta sul mento. Alle sue spalle il giornale abbandonato: una scena che non avremmo mai voluto vedere.


3'42”. Pure Francesca Caferri (di spalle con l'inconfondibile caschetto) è molto estiva, fasciata da un abitino floreale. Giancarlo Luzi ha ottenuto la certezza che oggi potrà telefonare e perciò si è rilassato sedendosi (tanto c'è posto...), mentre alla sua destra ecco Daniele Mastrojack immerso nella lettura.


4'35”. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina, parossisticamente narcisista oggi, vuol essere inquadrato a tutti i costi e ancora una volta si sovrappone al Diretùr, il quale cita Nadia Urbinati che “ha parlato di un vero atto di disobbedienza, di una ripresa di autonomia” (nel commento post referendum).


La graziosissima piccola rosa rossa, che fa da orecchino a Lavinia Rivara, sboccia al 7'14”.


Il cameo

Ecco spuntare il messo (6'10”), scambiare un amichevole saluto con Dario Cresto-Dina


e poi proseguire la distribuzione delle informative che è il suo lavoro di giorno, mentre di notte fa il buttafuori. Al 6'55” il messo-buttafuori ha concluso il suo giro e se ne va... fuori, appunto.


Lo ritroviamo però un paio di minuti più tardi (8'48") nel filmato in cui si parla del debito greco.


Visto, si stampi. 

Frank

1 commento:

Occam ha detto...

ahahaha in grecia però l'omino dell'ultimo frame è dimagrito... sarà stata la crisi. grande