mercoledì 6 luglio 2011

Gianni Toura al Mour de France.

Pardon. Gianni Mura al Tour de France. Eccolo in stato di grazia in un brano del suo pezzo apparso oggi (ieri) su Repubblica:
Nell’avvicinamento al ponte di St. Nazaire, sempre bello da vedere,
da passare e in più battuto dal vento, Basso è rimasto indietro, coinvolto nella caduta di Karpets, ma è rientrato alla svelta. Sul ponte ho pensato a Maurice Fanon, che su St. Nazaire aveva scritto una canzone.
Docente d’inglese, chansonnier tra i più antimilitaristi, aspro e pure autore di canzoni molto dolci, credo valesse molto più di quanto si pensi. Un trascurato, un dimenticato, un alcolizzato. Aveva sposato Pia Colombo, figlia di un calderaio milanese che a Parigi s’era innamorato di una ragazza del Nord e l’aveva seguita dalle parti di St. Quentin. Brassens aveva definito Pia la nuova Piaf.
Lei e Fanon avevano divorziato nel ‘63. Lei sarebbe morta a 52 anni nel 1986, lui a 62 nel ‘91. Li ho ricordati ascoltando una canzone (L’écharpe) che li lega come un filo di seta a un ricordo ostinato. Anche a questo serve il Tour.

Della serie: e che ce ne frega a noi di Contador, di Basso e di Cunego? Noi da Gianni al Tour vogliamo soprattutto queste storie. Grazie.

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