Nell’avvicinamento al ponte di St. Nazaire, sempre bello da vedere,
da passare e in più battuto dal vento, Basso è rimasto indietro, coinvolto nella caduta di Karpets, ma è rientrato alla svelta. Sul ponte ho pensato a Maurice Fanon, che su St. Nazaire aveva scritto una canzone.
Docente d’inglese, chansonnier tra i più antimilitaristi, aspro e pure autore di canzoni molto dolci, credo valesse molto più di quanto si pensi. Un trascurato, un dimenticato, un alcolizzato. Aveva sposato Pia Colombo, figlia di un calderaio milanese che a Parigi s’era innamorato di una ragazza del Nord e l’aveva seguita dalle parti di St. Quentin. Brassens aveva definito Pia la nuova Piaf.
Lei e Fanon avevano divorziato nel ‘63. Lei sarebbe morta a 52 anni nel 1986, lui a 62 nel ‘91. Li ho ricordati ascoltando una canzone (L’écharpe) che li lega come un filo di seta a un ricordo ostinato. Anche a questo serve il Tour.
Della serie: e che ce ne frega a noi di Contador, di Basso e di Cunego? Noi da Gianni al Tour vogliamo soprattutto queste storie. Grazie.
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