Dopo prezzemolino Saviano, ecco nascere un altro prodotto dell'orto di Repubblica: la prezzemolina Tobagi. Della serie: Benedetta Tobagi è brava e sulla cresta dell'onda e quindi facciamole scrivere e recensire di tutto. Semplice no?
Sì, per carità, non sia mai che qualcuno prenda per il culo i vari parenti degli eroi uccisi che imperversano su Repubblica. Strano che nessun Dalla Chiesa si sia ancora visto. Ma Nino Bixio e i Fratelli Bandiera non hanno pronipoti da far scrivere in quale edizione locale?
Dissento da questo post, Feticista Supremo. Benedetta Tobagi non mi pare affatto un prezzemolino e, in ogni caso, interviene sui vari temi con grande professionalità, mostrando sempre notevole acume. Poi, per le dolorose ragioni che conosciamo, la Tobagi ha il culto della memoria, e quindi una recensione su un libro che evoca l'Italia degli anni Cinquanta, attraverso lo sguardo del cinema popolare dell'epoca, mi pare coerente con il suo percorso.
Stendiamo infine un velo pietoso sui soliti livorosi fenomeni che appaion qui come meteore a scriver fesserie.
Ha il culto della memoria perchè le hanno ucciso il padre negli anni Settanta e quindi ha un percorso per scrivere sugli anni Cinquanta? Questa sì che è una fesseria. Barba, sei raccomandato anche tu? Hai un nonno che era sull'Italicus o uno zia a Piazza Fontana?
Pienamente d'accordo con Barba, aggiungo quel che gia' dissi a suo tempo: perche tutto questo fastidio nell'avere in squadra gente come Saviano e Tobagi? Dovremmo esserne contenti, fieri, e invece... Da dove nasce questo disagio?
8 commenti:
Nessuno tocchi Benny
Sì, per carità, non sia mai che qualcuno prenda per il culo i vari parenti degli eroi uccisi che imperversano su Repubblica. Strano che nessun Dalla Chiesa si sia ancora visto. Ma Nino Bixio e i Fratelli Bandiera non hanno pronipoti da far scrivere in quale edizione locale?
Infatti, me l'immagino la fatica che avrà fatto la tua amica benny a farsi assumere. Nemmeno lo sforzo di imbucare il curriculum
tiberio, occhio perchè Benny è anche il caricaturista di Libero... e in questo momento non se la sta passando molto bene...
Dissento da questo post, Feticista Supremo.
Benedetta Tobagi non mi pare affatto un prezzemolino e, in ogni caso, interviene sui vari temi con grande professionalità, mostrando sempre notevole acume.
Poi, per le dolorose ragioni che conosciamo, la Tobagi ha il culto della memoria, e quindi una recensione su un libro che evoca l'Italia degli anni Cinquanta, attraverso lo sguardo del cinema popolare dell'epoca, mi pare coerente con il suo percorso.
Stendiamo infine un velo pietoso sui soliti livorosi fenomeni che appaion qui come meteore a scriver fesserie.
Ha il culto della memoria perchè le hanno ucciso il padre negli anni Settanta e quindi ha un percorso per scrivere sugli anni Cinquanta? Questa sì che è una fesseria. Barba, sei raccomandato anche tu? Hai un nonno che era sull'Italicus o uno zia a Piazza Fontana?
Dimentico sempre che questi fenomeni, oltre ad esser livorosi, sono anche un po' ottusi.
Pienamente d'accordo con Barba, aggiungo quel che gia' dissi a suo tempo: perche tutto questo fastidio nell'avere in squadra gente come Saviano e Tobagi? Dovremmo esserne contenti, fieri, e invece... Da dove nasce questo disagio?
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