Da Repubblica online di oggi.
Una regola aurea dice che se non conosci bene una lingua dovresti evitare traduzioni estemporanee, o farle aiutare da uno che ne sappia più di te e che quella lingua la parli bene.
Vale per scrittori, giornalisti, ma anche per i titolisti e redattori di didascalie come in questo caso, dove il termine inglese “furniture” viene tradotto con “forniture” mentre in realtà significa “arredamento”.
Stendiamo poi un velo pietoso sui refusi, virgole a papocchia, insalata di singolari e plurali eccetera.
Speriamo che l’ignoto didascalista non voglia cimentarsi anche con il latino, non vorrei leggere un “mutatis mutandis” tradotto in “cambiati le mutande”.
GPP
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