12 AGOSTO
Bartez non russa
Strepitoso il Lessico&Nuvole di Stefano Bartezzaghi sul Venerdì di oggi: Bartez elogia la famosa headline pubblicitaria “La rivoluzione non russa”, creata dal copywriter Sandro Baldoni in coppia con l’art director Lele Panzeri (entrambi carissimi amici del vostro Feticista Supremo. Sandro è il fratello del compianto Enzo Baldoni):
Qui sul piano della tecnica si arriva addirittura al cambio di funzione grammaticale (russa: aggettivo o verbo), che è una specie di salto mortale nella tecnica del doppio senso.
Non russa neppure Rumiz
Giorno dopo giorno è sempre più irresistibile il viaggio di Rumiz tra i posti abbandonati d’Italia. Da ritagliare per i nipotini quello di oggi dall’Aquila di cui riportiamo il finale:
Mi bastò un’occhiata per capire.
L’abitazione era implosa all’interno,
restando quasi intatta di fuori.
Dal basso, tra i ponteggi, vidi uno
scenario da sommozzatore. La casa
era un transatlantico inclinato sul
fondale. Tra l’ingresso e le soffitte al
terzo piano, in mezzo a travature
franate diagonalmente, c’erano armadi
sospesi, una toilette aggrappata
a una putrella sbilenca e una pioggia
di oggetti a mezz’aria: orsacchiotti,
biancheria intima, un comodino
con abat-jour, ciabatte, libri,
una specchiera e uno scolapasta.
Dal basso vidi un grande
coccodrillo in maiolica, perfettamente
intatto, a guardia del secondo
piano. Ma la cosa più impressionante
era il pianoforte di Berardi in bilico
al primo piano. Enorme e nero, di
marca “Hoof Berlin”. Mi arrampicai
per sentirne il suono, provai i tasti,
ma la polvere l’aveva soffocato. Solo
un “La” debolissimo era sopravvissuto,
e la nota parve l’ultimo canto
della casa perduta.
13 AGOSTO
Paginate
Varata la manovra d’agosto e il Nemico si produce in un super speciale di approfondimento di ben sette pagine.
14 AGOSTO
Copioni
Sul Nemico ecco due paginate sull’artista cinese Ai Weiwei (colui che ha disegnato lo stadio Olimpico di Pechino) del corrispondente da Pechino Marco Del Corona. Repubblica aveva avuto la stessa idea una settimana prima circa.
Doppio PPR+
Segnaliamo due pezzi da novanta (PPR+) su Repubblica di oggi: il primo è quello di Francesco Merlo che, collegandosi alla morte di Ludovico Corrao si produce in un memorabile pezzo che resterà negli annali di Largo Fochetti. Merlo ad un certo punto si rivela tecnologico scrivendo così:
“Andate a ripescare su YouTube l’arrivo della Venere di Morgantina ad Aidone”.Il secondo pezzo è quello di Adriano Sofri sul digiuno a favore dei carcerati e qui il collegamento nell’incipit è quello della polemica di qualche giorno fa sul costo esiguo del menu dei parlamentari. Da stampare e appendere sulla parete di casa il passo che recita così:
Poi c'è l'etimologia penitenziaria: l'agosto dei ferri battuti, di grate, cancelli, blindate, catenacci, dei ferri roventi. 67 mila persone, oggi, nello spazio che ne terrebbe, "ristretti", 43 mila. Immaginate: gli urli, i silenzi attoniti, le agonie, l'astinenza, i cessi a vista, l'acqua che manca, il sangue che corre, quelli che sono pazzi e quelli che diventano pazzi, che aggredisconoe che si feriscono, quelli che sniffano la bomboletta per morire o muoiono per sniffare, e non lo sanno più, quelli che pregano rivolti alla Mecca e non gli basta lo spazio e quelli che pregano Cristo e quelli che non pregano, quelli che si masturbano a sangue e che tossiscono a morte e ingoiano lamette e batterie e gridano nel sonno.
15 AGOSTO
La dolce intervista
Ed ecco il regalo di Ferragosto per i feticisti di Repubblica: il tanto sospirato secondo contributo della pecorella tornata all’ovile: Concita De Gregorio che intervista Francesco Marrazzo, ed è un botta e risposta che potrebbe diventare la prima di molte altre in una sorta di rubrica che suggeriamo di chiamare (se mai andasse in porto la nostra idea) “Concita intervista”.
Nell’introduzione dell’intervista, Concita ci rivela di aver iniziato a scriverla la sera del primo turno delle amministrative, ammettendo così che gli accordi con Largo Fochetti si sono definiti molto prima del suo effettivo (nuovo) esordio a Repubblica. O forse l’intervista era pensata originariamente per l’Unità?
Curiosa questa frase della De Gregorio:
“Marrazzo nell’intervista dice per ben 24 volte di essere il filgio di Joe Marrazzo”.Ma poi nell’intervista riportata sul giornale la frase è riportata solamente due volte. Misteri. O una prosperosa sforbiciata, se preferite.
Fuori di Test
Sulla Stampa di oggi dedicano una doppia pagina ad un test ludico (e anche un po’ stupido) per capire “di che Ferragosto sei”. Sei domande, con sei risposte ciascuna, per arrivare faticosamente a capirlo. Ecco un esempio di domanda/risposta: “Per le lettrici, il capitano vi invita in barca. Si chiama: 1) Boateng del Milan, tutto muscoli e tatuaggi 2) Matteo Marzotto: begli occhi e meraviglioso conto in banca 3) Andrea Cocco del Grande Fratello , che almeno mi tiene allegra. E così via… Ma siamo sulla Stampa di Calabresi o su Chi di Signorini?
Le primarie dei Repubblicani: Repubblica dov’è?
Stati Uniti d'America: Il Nemico e La Busiarda raccontano la vittoria della candidata repubblicana alle primarie Michele Bachmann. La Busiarda si affida al corrispondente da New York Maurizio Molinari, il Nemico, invece, manda addirittura l’ inviato Massimo Gaggi sul luogo del delitto: Ames nello Iowa. Forse è perché Repubblica preferisce dedicare lo spazio in cronaca estera al ritorno del killer Breivnik sull’isola di Utoya per spiegare ai poliziotti la dinamica della strage.
L’Arbasino sdoppiato (attenzione, abbiamo scritto sdoppiato non scoppiato)
Dopo essersi prodotto il 13 agosto in una doppia paginata sul Nemico, in cui racconta di un suo incontro con Sandro Pertini a parlare di papillon e di nodi alla cravatta, due giorni dopo rimbalza sulle colonne di Repubblica per aprire la sezione Cultura con un pezzo sullo scultore svizzero Alberto Giacometti.
17 AGOSTO
Cinzia Sasso, il ritorno
Per la prima volta da quando è diventata la First Lady di Milano, Cinzia Sasso in Pisapia torna a scrivere di politica e lo fa con un’intervista ad uno pseudo rivale di suo marito: il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Il fantino Magnini, sul cavallo Pellegrini, vince il Palio dell’Assunta
Repubblica manda a Siena l’inviato Maurizio Bologni per raccontarci le emozioni del Palio dell’Assunta. Già il pezzo non è copioso, una ventina di righe disseminate in cronaca, in più l’inviato Bologni si preoccupa più di raccontarci la presenza in piazza del Campo della coppia Pellegrini&Magnini che della corsa (che per la cronaca è stata vinta dalla Contrada Imperiale della Giraffa con il fantino Andrea Mari detto Brio che ha portato alla vittoria il cavallo Fedora Saura). Il pezzo, seppur molto breve, contiene un paio di simpatici refusi. E pensare che c’era tutto il tempo di rileggere il pezzo prima di andare in stampa, perché la corsa è terminata alle 19,45 circa. Unica attenuante, il lavoro di Bologni per il dorso toscano di Repubblica, che però anche lì non si è rivelato corpulento (una paginata scarsa) e comunque anche lì c’è un errore: si parla della caduta del fantino del Bruco nel tentativo di evitare il cavallo della Torre il quale però era caduto stramazzato al suolo il giro precedente.
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