Se Berlusconi, prendendo atto che il suo ciclo si è esaurito, che la sua posizione è ormai diventata insostenibile anche per l'immagine internazionale del Paese, lasciasse la guida del governo (ma senza favorire ribaltoni, i quali fanno male alla democrazia) si aprirebbe una possibilità: si potrebbe ricominciare a discutere - non dico serenamente ma, almeno, seriamente - del ruolo della magistratura in questo Paese. Al momento, con Berlusconi premier, ciò non si può fare: gli animi sono troppo incattiviti, le passioni troppo viscerali, le partigianerie troppo smaccate e cieche. Solo se Berlusconi lascia, si potrà forse ricominciare a discutere nel merito di cose come l'uso politico delle intercettazioni e la fine che hanno fatto, grazie al famoso circo mediatico-giudiziario, la tutela della privacy , la presunzione di non colpevolezza, eccetera eccetera.
mercoledì 28 settembre 2011
Dateci un pizzicotto (2).
Oggi Angelo Panebianco in un editoriale sul Nemico, ha osato scrivere le seguenti parole:
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2 commenti:
:-D
Si anch'io mi son detta stamane metnre in auto ascoltavo la rassegna stampa di Radio24 con il bravo Alessandro Milan: "Ma sogno..... o son desta?"
E mi sembrava proprio impossibile!
Si stanno smarcando velocemente..... la nave affonda e i topi saltano fuori!!
Eppure non mi sembra che nei 2+5+2 anni dal '94 in cui ha governato il centrosinistra si siano fatti grandi passi per limitare lo strapotere dei magistrati. I quali, per ringraziare, hanno pure provocato la caduta dell'ultimo governo del nano di Scandiano che ha consentito il ritorno del Berlusca.
PS se l'impedimento è Berlusconi si capisce bene in che conto il centrosinistra tenga gli italiani.
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