martedì 13 settembre 2011

Il nuovo Affari&Finanza: promosso.

Il restyling di Affari&Finanza secondo me passa l'esame: da una parte i master delle pagine e il carattere nei testi non vengono del tutto stravolti, dall'altra sono ben distribuiti i nuovi elementi grafici.

Dalle rubriche in spalla (tutte in corsivo e sbandierate) alla pagina di commenti (coi tre interventi a sinistra in stile Sole24Ore o Corsera), una pagina che, peraltro, permette a Bucchi di deliziarci anche in lunedì (giorno in cui, come noto, sul cartaceo le pagine di opinioni e commenti sono ridotte a una sola unità) con la sua vignetta.
I bold in boxini e trafiletti, così come i rossi delle testatine, sono ben calibrati.

Vengono adeguate alla pulizia grafica anche pagine prima un po' confusionarie come Digital World e Moda&Design; i Rapporti - sezione a volte ridondante e spesso troppo settoriale - vengono ridotti a uno solo, in coda; sparisce il sommario dalla prima pagina a favore dei tre richiamini accanto alla testata: ne risente in meglio la leggibilità, con qualche spazio di bianco in più che non guasta mai.

Belli e originali i colori delle sotto-testate quadrate che aprono le sezioni, con all'interno una frase a tema a mo' di esergo.

Se proprio dovessi trovare un neo all'ottimo lavoro fatto da Gianni Mascolo (art director) ed Enrico Lucatelli (caposervizio grafica), lo individuerei nel sommario-catenaccio su una colonna sotto i titoli di apertura: è tutto in maiuscolo ma in un corpo troppo piccolo (a occhio si direbbe lo stesso usato negli articoli), ne risultano blocchetti di testo di 10 righe, forse troppo lunghi... Ingrandendo il corpo di un paio di punti, il sommarietto si sarebbe abbreviato e la leggibilità sarebbe di conseguenza aumentata.

Occam 

ps: questo, ovviamente, è il punto di vista del nostro Occam, peraltro condiviso dal FS. 
Adesso attendiamo il vostro prezioso parere, che gireremo subito al Diretur di A&F Massimo Giannini.

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