sabato 24 settembre 2011

La colonna infame di Repubblica.

Ho sempre avuto un rapporto strano con la colonnina di destra del sito web di Repubblica. Credo che nell’intenzione del webmaster e del direttore di testata sia una sorta di spazio leggero, in cui il lettore medio del quotidiano – che non è l’omino del bar – può dare sfogo ai propri desideri gossippari senza troppa vergogna e senza ricorrere a Novella 2000.
Però.
Però diamo un’occhiata a quanto propone in questo momento detta sezione.

  
“Madonna: ecco come fare anche la capofamiglia”.
La cantante è madre single e le viene dedicato un corposo articolo da Repubblica Club (l’ennesima ricicciatura di R2, la Domenica, il Sabato e così via) che la colonnina di destra, solerte, riprende. Bah, il mio commento, senza leggere il servizio, è che con tutti i soldi che ha, fare la madre single non deve essere poi così impossibile. Vadano a intervistare quella che fa l’operaia o la colf o l’insegnante, magari con ex marito che non paga gli alimenti.

“La Jolie versione Lara Croft prende lezioni di volo”

Della serie: ecchissene... Cinque foto, quattro delle quali senza didascalia, su altrettante pagine – un banalissimo trucchetto per stupire gli investitori pubblicitari con la frase “sapete, ogni giorno abbiamo tot pagine visitate su web” – che mostrano l’attrice sorridente mentre sale su un aeroplanino da turismo.

“Brasile, l’arbitro simulatore: neanche sfiorato, si butta a terra”
Ecco, questo è un classico. Si mette un video calcistico o sportivo scovato in qualche portale, con commento originale in lingua incomprensibile (il portoghese tanto e tanto; ma abbiamo visto video in finlandese o in fiammingo). L’interesse sulla notizia è quasi sempre pari a zero, stavolta con l'arbitro simulatore è andata pure bene, ma il più delle volte si tratta di una papera del portiere di una squadra di terza divisione danese ripresa al telefonino da un amico a bordo campo. Ma anche questo genere di servizio ha un perché: è introdotto da uno spot pubblicitario che ti devi sorbire fino all’ultimo secondo.

“Federica Pellegrini: ho rifiutato Sanremo”
Che palle! E’ tutta l’estate che ci scassano i cabasisi con la nuotatrice e il nuotatore. Ogni giorno ce n’è una, ora è la volta del festival. Segono tre pagine di foto di repertorio: vedi sopra alla notizia su Jolie.

“USA / Le immagini – Bufera in casa Sarah Palin. Il marito chiede il divorzio”
Oh, questa può essere una notizia, forse. Leggi e scopri che si tratta del gossip di un tabloid scandalistico che ha ripreso la notizia da un altro tabloid scandalistico il quale non cita le fonti. Le immagini di cui si parla nel titolo non riprendono i due coniugi mentre si tirano i piatti (come qualche ingenuo potrebbe supporre), ma sono in realtà due foto di repertorio su altrettante pagine e senza didascalia (vedi sopra).

“Il caso / Le immagini – ‘Beckham è morto’ la bufala scatena l’ira del web”

Se si tratta di una bufala, perché proporla? Segue citazione di due, dico due, frasi twitterate da anonimi, e sottolineo anonimi, fans incavolati per lo scherzo di pessimo gusto: se questa è l’ira del web...
Tre pagine di immagini di repertorio di Beckham, totalmente scollegate alla bufala e senza didascalia (vedi sopra).

Vabbè, magari son io che son fatto strano. Però forse ho capito da dove il Tg1 trae ispirazione per i suoi servizi sui cani che provocano le liti tra vicini di casa.

P.S.: sì, è vero. Non ho linkato i servizi. C'è un motivo: così non andiamo a incrementare le statistiche di Repubblica sulle pagine visitate. Già ho alzato la media per scrivere questo post...

Nonunacosaseria

6 commenti:

Tiberio ha detto...

Grandissimo

Anonimo ha detto...

l'errore di sbaglio "segono" esprime benissimo la produzione della maggior parte della stampa italiana

Anonimo ha detto...

per chi fosse interessato al caso palin

http://www.salon.com/news/politics/war_room/2011/09/21/mcginnispalin/index.html

illustrAutori ha detto...

se permettete, aggiungo un tema di riflessione "leggero" su cui invece nessun giornale ha mai dedicatao una riga: le cover possono distruggere una bella canzone o se questa è proprio bella non ci riescono? Ho sempre pensato che la sostanza è sempre superiore all'interpretazione (citando perfino "Knockin' on Heaven's door" dei Guns n'Roses), ma dopo aver sentito Giusy Ferreri massacrare "Ma il cielo è sempre più blu" (ciao Rino, quanto ci manchi!), confeso, ho dubitato...

fabio p ha detto...

E' ottima l'idea di fare un fascicolo a parte, così è più facile togliere tutte intere le pagine inutili e buttarle via, come ho fatto io oggi

Enrico Maria Porro ha detto...

beh fabio, sei esagerato. qualcosa da leggere c'è.