venerdì 16 settembre 2011

Un ghisa di nome Beppe.

Leggiamo sul Manteblog:
Beppe Severgnini perde momentaneamente il lume della ragione e indice il safari fotografico dei lettori del Corriere contro chi parcheggia abusivamente nei posti riservati ai disabili. A margine: che le targhe auto non siano dati personali sottoposte alla normativa sulla privacy a me sembra piuttosto strano.

1 commento:

gpp ha detto...

Gli ho già scritto e mi ha detto che secondo i legali del Corriere le targhe sono pubbliche. Quello che sottovaluta è che se dalle targhe qualcuno risale al proprietario, e dove era quel giorno in quell'ora, quella sì che è violazione di privacy. E' un pallone che si sgonfierà in pochi giorni, o alla prima denuncia al garante.
Per Severgnini, l'importante è sempre svicolare dai problemi reali.