Il sasso l'ha lanciato Fabio P.:
Bravo, Ceccarelli, eh? Bravissimo, per carità. Solo che certe volte è, come dire, un po' troppo innamorato della propria scrittura. Provare, per credere, a leggere il pezzo di oggi sul nuovo libro di Bartezzaghi. In cui non si capisce una mazza non solo di cosa parla il libro di Bartezzaghi, ma nemmeno di che cosa il pezzo stia parlando. Orrore: che stia studiando da Arbasino?Francesca risponde così a Fabio P.:
Mi consenta di dissentire: il pezzo si capisce eccome e i Bartezzaghi (tutta la famiglia) sono davvero in gamba.Geppo rincara la dose:
Ceccarelli è una sagoma!
Lo conobbi lo scorso anno a Forte dei Marmi in occasione del Premio alla Satira.
Memorabile il racconto della storiella delle farfalle!
Qualcuno qui la conosce?
Se la faccia raccontare!
Fabio p mi ha tolto le parole di bocca. Alla fine del pezzo mi sono chiesto: embè? Peccato perché per il resto Ceccarelli è molto arguto, ed è divertentissimo da leggere.E Barbapapà chiude il cerchio, confermando la tesi di Fabio P.:
Concordo con l’opinione di Fabio P. sul Ceccarelli di ieri sul nuovo libro di Bartezzaghi.
Già l’incipit mi ha affaticato: “Oh Comunicazione, invincibile divinità crudele e gettonatissima che cosa non si fa per lei in questo tempo dissennato! Quali confini, quali codici, quali virtù non sono stati travolti e stravolti in suo nome a colpi di strategie, patologie, trovate, furbate, e mode, contagi, slogan, claim, spin più un'infinità di altre diavolerie, tutte più o meno attrezzate e orientate dal marketing, quindi dal consumo - però anche di attenzione.".
Il prosieguo poi non è stato di certo migliore. Per capire qualcosa del libro del Bartez dovrò affacciarmi in libreria e sfogliarne qualche pagina.
Sembra quasi che il bravissimo Ceccarelli abbia voluto dimostrare che anche lui maneggia la lingua italiana con pari perizia del Bartez. Ma questo lo sapevamo già, Filippo!
1 commento:
@Francesca, qual è la storiella delle farfalle?
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