Le due foto vicine, accostate, quasi sovrapposte, perché è così che funziona, i nostri contorni smarginano sempre in quelli degli altri. Gheddafi morto sembra il Duce a piazzale Loreto, ma è il ragazzo con la pistola d’oro a inquietare come solo i vivi possono. L’arma a diciotto carati gli brilla in mano come un giocattolo, in testa un berretto americano, addosso una felpa con un cuore trafitto da una freccia. Il cuore, non ci si pensa mai, ha lo stesso colore del sangue
Dal blog di Maurizio Crosetti.
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