giovedì 6 ottobre 2011

E’ morto Steve Jobs? Si rispolveri la macchina per scrivere.

Caro Feticista Supremo,
sono venuto in possesso dell'articolo con il quale Il Tempo - per mano del giornalista che ieri aveva plaudito alla sospensione di Wikipedia - domani commenterà la morte di Steve Jobs.


E’ morto Steve Jobs? Si rispolveri la macchina per scrivere


La morte di Steve Jobs, fondatore di Apple (azienda statunitense che fabbrica computer), potrebbe avere un beneficio inaspettato: la riscoperta delle macchine per scrivere. Torniamo all’antico, alle nostre radici, all’abc del mestiere di giornalista e scribano.

In fondo, ammettiamolo: tutte queste innovazioni grafiche avevano finito per farci perdere di vista i contenuti, quelli veri, quelli scientificamente provati. Sono veramente attendibili questi manierismi creati da un computer e da un sistema operativo (il sistema operativo mi dicono essere una specie di programma che ha il compito di gestire l’elaboratore)? Invece, la cara vecchia macchina per scrivere, con il suo armonioso ticchettìo e il campanello che suona quando arrivi in fondo alla riga, ecco: quella stimola l’ingegno e rende onore al contenuto a scapito della forma. Grandi giornalisti e scrittori come Luigi Barzini junior, Curzio Malaparte e Salvator Gotta usarono sempre la macchina per scrivere.

Steve Jobs, negli ultimi anni, aveva inventato anche altri marchingegni. Per esempio, un affaretto piccolo che poteva riprodurre la musica: i ragazzi ne hanno fatto ampio uso in questi anni, ma ancora una volta la morte del fondatore di Apple potrebbe essere salutare e farci finalmente riscoprire il grammofono, con le sue sonorità d’epoca. Tra l’altro, il corno acustico dal quale fuoriesce la melodia è molto più salutare – me lo ha confermato un mio amico che ha studiato medicina – degli auricolari tipici del coso inventato da Jobs.

Diceva: siate affamati, siate folli. Ma vi sembrano consigli da dare ai nostri ragazzi? Giuseppe Ravizza, inventore del cembalo scrivano, si poneva il problema di abbinare la meccanica all’operazione dello scrivere e non c’era niente di folle in tutto ciò. E, anzi, poteva risolvere il problema della fame per chi produceva e vendeva quelle antiche macchine per scrivere. Altro che essere affamati e folli!

Nonunacosaseria

3 commenti:

Carmen ha detto...

Molto carina, grazie nonuna.
Mi era sfuggito il pezzo antiWiki.

Anonimo ha detto...

Fantastico Nonuna. Il festival dei blogger di Neri dovrebbe premiarti a ogni edizione!

nonunacosaseria ha detto...

grazie a entrambi, troppo buoni. in fondo, si tratta soltanto di un divertissement...