venerdì 21 ottobre 2011

Il giornalista Francesco Guccini.

Come ci ha recentemente ricordato l'attento Mudd, PPR è anche e soprattutto un blog sul giornalismo.
Per questo motivo oggi vi segnaliamo uno scambio di battute tra il republicone Jenner Meletti e il cantautore Francesco Guccini, in un'intervista apparsa sul numero di settembre di E il Mensile, in cui l'autore de La locomotiva rivela di aver fatto il giornalista alla Gazzetta di Modena per ventimila lire al mese.
A vent’anni, nel 1960, tu che facevi? 
«Il giornalista, alla Gazzetta di Modena. Ventimila lire al mese, senza contratto, e quando dopo due anni ho fatto due settimane di ferie, mi hanno dimezzato lo ‘stipendio’... 
Perché giornalista? 
Volevo scrivere, mi piaceva e imparando a scrivere su un giornale pensavo che un giorno avrei scritto un romanzo».
Ecco un titolo del 1961. “Gli ‘stanchi’ del portico del collegio hanno paura di essere conformisti”. Servizio di Francesco Guccini.
«I titoli non li facevo io. Parlavo dei ‘fighetti’ del portico del collegio, ma anche di giovani operai. Il giornale è stato però una buona scuola. Se c’erano molte notizie, Barbieri il mio capo mi faceva riempire colonne di ‘brevi’. Se le pagine erano vuote e le notizie poche, Barbieri diceva: “Francesco, devi pompare”. Ecco allora il servizio su ‘il pensionato Ugo Dondi che caduto dalla bici in via Emilia se la caverà in una settimana salvo complicazioni’ o sui ‘temporali violenti che hanno provocato buche nelle strade’. In due anni, mai un delitto. Giro di nera a piedi o in bicicletta. Ma fra stringere e pompare, imparavi a scrivere».

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