lunedì 28 novembre 2011

Era comunista. Che la terra gli sia lieve.


E’ morto Saverio Tutino, firma autorevole di Repubblica fino a qualche anno fa.

Certo, era comunista. Di quelli seri, che sapeva anche riconoscere i propri errori, ma è rimasto comunque sempre fuori dagli schemi tradizionali.

Sapeva più lui di Cuba che 1000 Gianni Minà, anche se magari non era mai stato a cena con Castro.

Lascia una vera miniera d’oro per chi volesse studiare storia in modo serio: 10.000 diari autobiografici di italiani, famosi e no.

Ce ne fossero ancora, così, con tutti i loro difetti.

Oggi purtroppo abbiamo i deskisti che fanno il copia-incolla da YouTube e Wikipedia, pure sbagliando. E Giampaolo Pansa ahimè.

gpp

4 commenti:

Frank ha detto...

Un grande. Semplicemente. Una delle firme che abbiamo imparato a conoscere fin dall'inizio dell'avventura di "Repubblica".
Anche il Direttore lo ha ricordato su Twitter.
Bello il tuo ricordo gpp.
Che la terra gli sia lieve.

Anonimo ha detto...

Sì, davvero, ahimè... e ahinoi.
R.I.P.

Simona ha detto...

Un altro comunista che ci lascia....,una maledizione.

Anonimo ha detto...

Great family friend and it will always be remember. RIP Tutino. Now you can walk with your Cuban friend Silvia