giovedì 17 novembre 2011

Franchi tiratori.

Ci piacerebbe sapere chi sono quei mille circa che hanno votato no a questo sondaggio.
O sono dei cazzari che non sapevano cosa fare o sono i circa 1000 parlamentari italiani.

6 commenti:

poll-poll ha detto...

Secondo me è stata una correzione fatta "ex post". Visto che il risultato era il 100 %, hanno pensato "se lo pubblichiamo così ci dicono chè un sondaggio bulgaro".
Quindi, a scanso perdita credibilità, facciamo che qualcuno ha votato contro.
ve lo dice uno che ha lavorato nel campo dei sondaggi, anche se non da tecnico. "Far venire i numeri" è una specialità professionale molto apprezzata.

Daniel ha detto...

@poll-poll è possibile. Si potrebbe interpretare anche come il parere di chi crede che ci siano misure più importanti, più urgenti o più di ampio respiro, da inserire in programma, rispetto ad un provvedimento che ha sicuramente presa sulla gente, ma ha un impatto tutto sommato non così rilevante a livello economico. Per questo motivo magari viene escluso questo punto rispetto ad altri. Certo che vedere tutti quei "No" fa pensare!

gpp ha detto...

Secondo me la domanda era mal posta, se interpreto quello che ha detto poco fa la Bonino in Senato, e cioè che non bisogna diminuire i costi della "politica" ma della "partitocrazia". Nonostante non ami molto i radicali - Bonino a parte - non posso che essere d'accordo.
La differenza è sostanziale, credo.

Enrico Maria Porro ha detto...

interessante discussione, ringrazio tutti quanti.

bette ha detto...

E se, semplicemente, non avessero colto il significato di 'ipotizzati'?

Barbapapà ha detto...

La domanda più assurda è quella relativa alla tassazione delle rendite dei titoli di stato. Inizialmente il quesito era sulle "rendite finanziarie". Poi qualcuno deve aver ricordato ai curatori del sito che le rendite finanziarie sono tassate dal 1998 (Visco regnante) e che recentemente sono state armonizzate da Tremonti con l'aliquota al 20% (decorrenza gennaio 2012). Con la vistosa eccezione dei titoli di Stato che, per intuibili motivi, sono rimaste al 12,5%.
Allora, la domanda doveva riguardare l'eventuale equiparazione della tassazione dei titoli di Stato agli altri strumenti finanziari. Ma forse sarebbe stata meno interessante...