Sul "Venerdì" di oggi c'è Enrico Magrelli che fa una serie di interessanti considerazioni su tutto un po'.
E alla fine riprende un discorso fatto nel suo libro e tira in ballo il "fil rouge" di "Giochi senza frontiere", che secondo lui era il jolly che si poteva giocare una volta sola.
Invece il jolly era appunto il jolly, mentre il "fil rouge" era un gioco che appunto come un filo rosso seguiva tutta la puntata e veniva disputato da una squadra per volta.
Il bello è che non solo l'intervistatore Luigi Irdi non si è accorto dell'errore, ma anche nessuno degli editor della casa editrice che ha pubblicato il libro di Magrelli.
Saranno poco esperti? Chi è? Einaudi. Oooops!
Fabio P.
1 commento:
pure voi però. è valerio, non enrico magrelli. ooops! -michele
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