giovedì 24 novembre 2011

Giornalismo di Ferro.

Torniamo nuovamente su Tiziano Ferro perchè abbiamo ricevuto questa lettera di Esaù, noto frequentatore di queste stanze, e che volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo, scrivo per segnalare una cosa che dovrebbe far discutere. Sulla nostra amata Repubblica, che spesso e giustamente volentieri intende il giornalismo come "cane da guardia" di ciò che accade intorno a noi, oggi pubblica una intervista a Tiziano Ferro che dovrebbe suscitare qualche reazione, quantomeno. Già, perché il famoso Ernesto Assante intervista Ferro il giorno stesso in cui alcuni quotidiani avevano parlato di presunti problemi fiscali del cantante (riprendendo un'anticipazione della rivista Oggi messa in rete la sera prima e ripresa da diversi siti). Ebbene, nel pezzo non si sfiora l'argomento nemmeno lontanamente. Lo stesso accade nelle interviste pubblicate sul Corriere, su La Stampa, su il Giornale, su il Messaggero (che però fa un boxino a parte sulla vicenda)... Ora, capisco che ieri Ferro ha tenuto la conferenza stampa per presentare il suo nuovo disco, ma il (buon) giornalismo non avrebbe imposto di fargli una domanda su un tema come le tasse che oltre tutto è una spina nel fianco del nostro Paese? Poi, certo, magari Ferro non avrebbe risposto, ma il (buon) giornalismo non avrebbe imposto almeno di citare la cosa nel pezzo? Perché non è successo? Che cos'è il giornalismo?

Un rattristato Esaù

5 commenti:

Frank ha detto...

Cosa aggiungere Esaù? Non per farti ulteriormente (e giustamente) rattristare, ma la risposta sulla mancata domanda è contenuta nella pubblicità a tutta pagina accanto all'intervista che, com'è piazzata, diventa parente molto prossima di quei redazionali che scrivono le agenzie di pubblicità.
Tra l'altro, come il circuito mediatico impone, ce lo troveremo (fra gli altri) da Fazio il quale, ovviamente, si comporterà come Ernesto Assante.

MUDD ha detto...

Il buon giornalismo di questi tempi non so cos'è (se si eccettuano E-il mensile e IL del Sole24Ore), ma so cos'è il buon "bloggerismo": w Ppr, cane da guardia di Repubblica!!!

bette ha detto...

Ecco: questa sarà la volta buona, spero, per capire.

Perché mai i redazionali si chiamano così visto che non li redige la redazione (scil. del giornale o della rivista)? Un eufemismo a contrario?

Anonimo ha detto...

Redazionali è una contrazione di Pubbliredazionali, incrocio tra giornalismo e marchetta. Io lo so, ne scrivo tutti i giorni (anche per Rep)

Frank ha detto...

Capita, per esempio, che per gli sport impropriamente definiti minori, si segua anche questa strada, sebbene i pezzi siano articoli veri e propri pubblicati sui quotidiani sportivi, ma commissionati dalla relativa federazione sportiva.
Chiedo conferma di questo all'anonimo che li scrive tutti i giorni.