giovedì 17 novembre 2011

Repubblica degli stagisti (ma solo se della scuola dei giornalisti).

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo!
Sapevi che:
Il "Gruppo Editoriale l'Espresso Spa", con la collaborazione delle Scuole di Giornalismo, allo scopo di onorare la memoria di Giuseppe D'Avanzo, indice un bando per l'assegnazione di quattro borse di studio dell'importo di € 10.000 ciascuna, per lo svolgimento di quattro stage di specializzazione e perfezionamento presso il quotidiano "La Repubblica". (qui l'articolo completo)
Però possono partecipare solo :
gli studenti iscritti all'ultimo anno delle Scuole di Giornalismo riconosciute dall'Ordine
Ciro Pellegrino sul sito Linkiesta giustamente critica:
I giovani che s'affacciano alla professione, vorrei ricordarlo a chi ha scritto questo bando, non sono soltanto quelli delle scuole, numericamente inferiori. E non certo perché c'è stata una scrematura tale da garantire "la meglio gioventù di carta&penna": semplicemente perché nella platea di aspiranti cronisti non tutti possono permettersi i soldi necessari a frequentare il master postlaurea. Che, è bene ricordarlo, in Italia non garantisce la qualità, ma solo un percorso tranquillo dal praticantato all'esame di Stato.
«Ciascuna scuola di giornalismo, a suo insindacabile giudizio, pre-selezionerà i migliori quattro lavori d'inchiesta che invierà al comitato di valutazione di Repubblica, insieme al curriculum dello studente».
Ci pensi? E se l'inchiesta fosse proprio così fastidiosa per la scuola di giornalismo? E se l'inchiesta fosse che so, sul rettore dell'Università? Emergerebbe da questo guado o sarebbe bocciata, declassata a inciucio, così come B. e i suoi tentarono di fare con le 10 domande?
D'Avanzo ci ha insegnato che la trasparenza non si predica, ma si pratica, ogni giorno su ogni cosa.

Saluti
Marco Stizioli

5 commenti:

Andrea ha detto...

Quante storie sulle scuole di giornalismo. Se non ci sono i giornalisti sono impreparati e allora si sente dire: "Ci vorrebbero delle scuole di giornalismo come in Usa, Uk e Francia". Ora che esistono diventano di colpo elitarie e non si pensa più al livello di preparazione che forniscono.

Ros@ ha detto...

Io sono un'aspirante giornalista che non poteva permettersi di pagare una scuola di giornalismo riconosciuta dall'ordine. Ho pensato che la gavetta sarebbe stata una strada possibile, quanto mi sbagliavo! Se tornassi indietro farei la LUISS e mille sacrifici, ma questo sistema non mi piace e non mi piace la scelta di Repubblica in questo caso specifico.

Anonimo ha detto...

la professione va evolvendosi (involvendosi?): la soglia di accesso s'è troppo abbassata, discutiamone

Anonimo ha detto...

Giusto per la trasparenza: gli stage, per legge, possono essere fatti soltanto da persone inserite in un percorso formativo.
Saluti
Aldo Balzanelli

Enrico Maria Porro ha detto...

Ciao Aldo, grazie per aver detto la tua. Fa sempre piacere quando i republicones intervengono nelle discussioni.