sabato 5 novembre 2011

Un'amaca scomoda.

Ancora dal blog di Luca Massaro:
Leggere Michele Serra è sempre un piacere e spesso, diciamo al 99% delle volte, la penso come lui.
Ma oggi no, oggi mi convince meno.
Soprattutto nel finale. Ho visto benissimo che quel «come noi» è tra virgolette. Tuttavia, esso sottintende un'idea elitaria di democrazia - e questo no, non è possibile. Meglio allora richiamarsi subito al dispotismo illuminato che pensarla così. In democrazia si vota necessariamente per uno come noi, per quelli come noi, dato che non esistono persone migliori o peggiori di noi. Siamo tutti compagni - compresi quelli che sbagliano. Se io ho letto un milione di libri e ho solo due euro sul conto corrente non sono necessariamente migliore (o peggiore) di coloro che di libri ne hanno letti due e hanno un milione di euro in banca.
Il problema vero della democrazia, di ogni democrazia occidentale tranne qualcuna, è di dare troppa importanza e onore a coloro che ci governano, a discapito di coloro che, invece, sono (sulla carta) i veri detentori del potere: i cittadini.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Bene, sono queste forme e questi limiti che vanno modificati, non il concetto. E perciò ritenere Berlusconi servo nostro e non nostro signore, e come tale trattarlo. E dato che Berlusconi è stato (ed è) un servo di merda che ha pensato solo agli affaracci suoi, per questo infamarlo, non perché è diverso da noi*.

* In fondo anche a noi piace 'u pelo, ma per tutti.
 
P.S.
Oggi Serra somiglia a Gramellini insomma.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://pazzoperrepubblica.blogspot.com/2011/11/unamaca-scomoda.html

Anonimo ha detto...

Io non voglio essere governato da ladri, certo. Ma nemmeno da mediocri. Se potessi scegliere davvero, se la politica fosse una cosa seria, mi piacerebbe avere qualcuno che rappresenti le mie idee.. ma che sia MEGLIO di me. Nel senso di più competente, più preparato, più adatto. Concordo con Serra al 100%.