mercoledì 23 novembre 2011

Vecchio gagà.

Mi piacerebbe prendere a prestito da Luca Bottura un titolo per inaugurare una rubrica per gli articoli inutili di Piero Ottone: "Vecchio Gagà". E metterci le cose inutili che scrive per l'inutile RClub. Come quella di sabato scorso sulle delizie di quando lui e i riccastri come lui (tipo gli Ansaldo e i Caracciolo citati nel pezzo) si facevano fare gli abiti su misura. L'apoteosi di inutilità sociale dell'inutile articolo viene toccata quando l'inutile Ottone racconta di quando ci si vestiva per andare al "pranzo serale" e tra parentesi specifica con aria orrifica: "pranzo, non cena!". Vecchio gagà!

Fabio P.

3 commenti:

bette ha detto...

Apprezzo e condivido lo snobismo alla rovescia di Fabio P.
Mi stride un po' l'accostamento dell'espressione 'gagà' a Bottura, ma solo perché l'antiquato epiteto mi ricorda più immediatamente Gualtiero Marchesi. Non in essenza, ma per la sua parte nell'esecuzione de "La gagarella del Biffi Scala" insieme a Elio e le storie tese.

nonunacosaseria ha detto...

all'epoca in cui nacque il mio blog mi ero divertito a decriptare piero ottone. ecco alcune cosucce scritte all'epoca:

http://nonunacosaseria.blogspot.com/2009/05/langolo-di-piero-ottone.html

http://nonunacosaseria.blogspot.com/2009/05/langolo-di-piero-ottone-2.html

http://nonunacosaseria.blogspot.com/2009/06/langolo-di-piero-ottone-3.html

http://nonunacosaseria.blogspot.com/2009/06/langolo-di-piero-ottone-4.html

bette ha detto...

Ah, già - lo so che Luca B. non è il cuoco. Ma in questi giorni molti miei sodali e conoscenti mi fanno una testa così con il sublime inquilino di via Stella, Modena, e non mi esce di mente.