martedì 20 dicembre 2011

E vanno sempre in culo a chi lavora.

Il sonetto della stangata

Eravamo lì calmi, allegri e pronti
e non più imbarazzati dal Berlusca.
Ecco, farina al posto della crusca
a miracol mostrare Mario Monti.

Però la sua manovra è proprio brusca
e adesso ci guardiamo come tonti.
Ma che maniera è di fare i conti,
o stella bocconiana che s’offusca?

Io vedo nebbie, non luci d’aurora
se guardo avanti verso l’anno nuovo,
non vedo fiori ma spini di rovo.

Li chiaman tagli, però sono sfregi:
non toccan della casta i privilegi
e vanno sempre in culo a chi lavora.

Gianni Mura dal blog (quello ufficiale*) di E-ilMensile.
*Il mio è quello non ufficiale. FS

1 commento:

giannantonio colloredo ha detto...

"Que' tanti 'bocconiani' amari inghiottiti in silenzio": gia' il buon Manzoni ci metteva in guardia.