giovedì 22 dicembre 2011
I dieci posti più pericolosi per chi fa giornalismo.
Riportiamo dal blog Professione Reporter:
Si chiude l’anno con 66 giornalisti uccisi (16% in più del 2010) – 108 secondo altre fonti – , 1044 arrestati, 1959 aggrediti fisicamente o minacciati. Sono cifre di Reporters fans frontières, che ha stilato anche l’elenco dei 10 luoghi più pericolosi per i media. Dieci città, province, quartieri o regioni dove giornalisti, blogger o cyberdissidenti sono particolarmente esposti alla violenza e dove la libertà di informazione non è rispettata. Si tratta di Manama (Bahrain), Abidjan (Costa d’Avorio), Piazza Tahrir al Cairo (Egitto), ma anche le aree urbane di Manila e quelle di Cebu eCayan de Oro nelle isole di Luzon e Mindanao (Filippine). Nell’elenco anche Misurata (Libia), lo Stato di Veracruz (Messico), Khuzdar (Pakistan), Deraa, Homs e Damasco (Siria), Mogadiscio (Somalia) e Piazza del Cambiamento, a Sanaa (Yemen). Altri numeri: sono stati 499 i media censurati, 71 i giornalisti rapiti, 73 quelli costretti a fuggire dal proprio Paese, 5 cyberdissidenti assassinati, 199 blogger e cyberdissidenti arrestati, 62 blogger e cyberdissidenti fisicamente aggrediti, 68 i Paesi soggetti a censura internet. In generale, spiega Reporters sans frontières, il 2011 è stato un anno difficile per la libertà di stampa e di informazione. segue
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1 commento:
dimenticano la calabria, terra difficile per cronisti e politici (perbene)
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