martedì 13 dicembre 2011

Le frequenze non si regalano, si vendono.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Feticista,

vorrei ricordare che il nostro amato Diretùr qualche tempo fa si prese a cuore (senza Q:-) la vicenda delle frequenze televisive in scadenza. Aveva scritto poche righe ma molto dure e precise, con la velata minaccia "vi terremo d'occhio". Proprio nell'articolo con il congiuntivo fantozziano "indichi un'asta ...." Non so se attualmente ne abbia più parlato con la stessa determinata incisività. Però ho orecchiato qualche frasetta riportata con gran rilievo del buon Ercolinosempreinpiedi Berlu che afferma "le aste andranno deserte". Bene ci facciano sapere quando le indiranno (o indichiranno?) che ci presentiamo con 100 euro e ci portiamo via una bella mazzetta di frequenze e facciamo PPR TV.


Scherzi a parte a 20 anni (+/-) dalla Legge Mammì che tanti guai ha procurato vogliamo continuare a lasciarli fare senza neanche ronzargli un po' intorno? Allego questo link del buon Tafanus (che normalmente non riscuote le mie simpatie, ma stavolta sì) per chi volesse firmare. .... Lo so, lo so, le petizioni, uffa che barba ecc ecc.
Ma questa mi sembra veramente una buona causa, se è vero che la rete deve smuovere 'sti culi di pietra dal basso questo è uno dei modi. Per chi è d'accordo con l'assunto di partenza, ovviamente.

Kriss

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