martedì 31 gennaio 2012

Di Repubblica salvo solo le pagine culturali.

"Ieri lo spettacolo delle tre donne su La 7 ( Fornero, Gruber e Concita De Gregorio) , letteralmente inguardabile ,infatti ho cambiato canale, è stato lo specchio della nuova Italia post berlusconiana. Finalmente è chiaro chi è il nemico di classe :la destra al governo e le classi dominanti che rappresenta ( sia che le rappresenti in modo cialtrone e impresentabile come prima sia alla Monti). Ed è chiaro pure chi non è dei nostri: il PD , Napolitano e Repubblica ( ormai leggibile solo in alcuni articoli e nelle pagine culturali). Rimane Rifondazione a dire lo stato delle cose. E rimane un popolo di ipnotizzati, incapaci di usare il cervello."

Maria Rita Ferrara via Facebook

4 commenti:

phoedrus ha detto...

Nemico di classe, popolo di ipnotizzati ... un commento che viene dal passsato, sa di antico. Non si capisce peraltro, oltre a Maria Rita e Rifondazione, chi siano i "nostri".

Simona ha detto...

In cosa sarebbe stato inguardabile 8 e mezzo? La Gruber ha avuto lo stesso atteggiamento di sempre e la conversazione fra tre donne civili è stata appunto civile. Io cambiavo canale ogni volta che c'era qualche becero (ma anche becera) che parlava addosso all'altro senza per altro dire niente di consistente. Certi commenti non li capisco.

gabri ha detto...

http://zucconi.blogautore.repubblica.it/

Frank ha detto...

"I nostri"? Molto pochi e tali rimarranno se le valutazioni sono analoghe a quelle espresse dalla tipa.
Non sopporto nessun "destrorso" o servo del papi (ormai ex), trovo irritanti le loro argomentazioni, inguardabili i cosiddetti esponenti, improbo il compito di stilare una classifica dei peggiori, ma conosco un pochino "i nostri", come argomentano, la loro scarsissima capacità di analizzare serenamente, sempre posseduti dal demone del nemico da trovare che è poi colui che anche in minima parte dissente. Uno che non può essere, appunto, considerato dei "nostri".
Per questo non saprei proprio cosa augurarmi.
Quanto a "Otto e mezzo" la trovo invece piacevolmente guardabile, con il pezzo di Paolo Pagliaro molto spesso stimolante e una conduzione, quella della Gruber, corretta.