giovedì 12 gennaio 2012

Gramellini, sei stupendo.

Il Buongiorno di Gramellini, oggi sulla Busiarda:
Da noi funziona così. All’inizio sei Francesco Maria De Vito Piscicelli, imprenditore con faccia comica o crudele, dipende dalla foto, e vieni intercettato al telefono mentre ridacchi del terremoto dell’Aquila propiziatore di appalti. Diventi l’orco, il cattivo per antonomasia, il simbolo della cricca di affaristi che si disputa le briciole più grosse del banchetto della politica. Ti viene l’ulcera, finisci per qualche tempo in galera, poi cerchi di farti dimenticare, ma rovini tutto atterrando con l’elicottero sulla spiaggia di Ansedonia per portare la mamma a mangiare il pesce. Cominci impercettibilmente a spostarti verso la redenzione: diventi un pentito e inguai un sottosegretario dallo sguardo triste e dal cognome Malinconico, confessando di avergli pagato il conto di un albergo da signori al solo scopo di compiacere un amico. Smessi i panni dell’orco, inizi il percorso di avvicinamento al ruolo più ambito: quello della vittima. Rilasci interviste dove ti dipingi come un onesto lavoratore spremuto da gente senza scrupoli, «non le dico la volgarità delle richieste, i ricatti». Un brav’uomo a cui hanno tolto tutto: gli appalti, il porto d’armi, persino la licenza per l’elicottero. La parabola è quasi completa. Non ti rimane che l’ultimo passo: da imputato ergerti a giudice che pontifica contro il sistema di cui fa parte. Anche lo sghignazzo sul terremoto si trasforma in una prova del complotto ai tuoi danni. «Mi hanno crocefisso per una battuta» dici. E magari a questo punto vorresti pure l’applauso.

Be’, il mio non lo avrai.

9 commenti:

mmc ha detto...

La cosa più triste è che con questo curriculum, Piscitelli finirà presto in parlamento.

kriss ha detto...

Oggi, dopo la notizia relativa al referendum parlavo ocn un'amica di questa idea: e se la prossima volta che si va a votare (e capiterà presto, prestissimo) se non avranno come credo nè modificato, nè rinnovato questa legge vergognosa, gli elettori potrebbero scrivere qualcosa tipo: SENZA UNA NUOVA LEGGE NON AVRAI IL MIO VOTO. E poi firmare con nome e cognome. Però per fare questo occorre avere competenze sui social viral network sicuramente più avanti delle mie. Ma possimo, vi prego, iniziare a suonare la camapana per gli uomini (e le donne) di buona volontà? Poichè sono da sempre contraria alla violenza e alle manifestazioni di piazza (che essendo ormai una prassi non fan più nessun effetto e finiscono ne dimeticatoio il giorno dopo) credo che una'azione estesa come questa (ovviamente diffusa con la rete, twitter ecc potrebbe avere un impatto mediatico non indifferente. Io me li vedo durante lo spoglio dei voti

illustrAutori ha detto...

ma no dài, avrà fatto quella dichiarazione a sua insaputa...

Frank ha detto...

Non è per niente male l'idea di kriss. Si potrebbe cominciare con il passaparola...

Enrico Maria Porro ha detto...

bella idea, kriss.

Aghost ha detto...

I partiti se ne fregano di chi vota (vedi referendum) figurati di quelli che non votano

kriss ha detto...

Beh, Aghost.... più di un milione di schede nulle con firma non sono poca cosa ... vabbè che questo sono sordi e come scrive La Spina oggi su La Stampa "sono chiusi in un bunker [....] e se continuano a essere sordi alle aspettative dei cittadini è a rischio la democrazia" ma insomma potrebbero ancora ravvedersi ....

Comunque si può provare, un po' di tempo c'è per pensare a come fare e provare a realizzare una piccola campagna di sensibilizzazione.

A proposito .... sulle frequenze tutto tace. Appunto

Anonimo ha detto...

kriss preciso che io non voto da diversi anni, perché non voglio legittimare, votando, un gioco truccato. Detto questo sono perfettamente consapevole che il mio non voto non vale un fico secco, più o meno del resto quanto quello di chi invece vota illudendosi di contare qualcosa.

I non-voti sono ininfluenti: se votassero anche solo 1000 o 100 persone in italia, quel che conta è come sono distribuiti questi voti tra i vari partiti.

ilaria ha detto...

quoto aghost.