Ci sono due ragazzini che vivono all'isola del Giglio.
Il primo si chiama Leonardo ed è il protagonista del pezzo di ieri di Adriano Sofri.
Il secondo si chiama Michele* e ha scritto questa cosa qui sotto:
Quando mi sono svegliato mia mamma era già in strada.* A noi sta più simpatico Michele, ma è solamente un parere spassionato.
Io ero andato a letto presto perché il giorno dopo avevo l’interrogazione di scienze e poi al pomeriggio la partita di calcio contro il san vincenzo.
Mi sono svegliato perché ho sentito un sacco di gente che parlava per le strade e una sirena in lontananza.
Sono sceso e mio papà non era in salotto dove di solito si mette a guardare la televisione e mia mamma è entrata dicendomi che una nave stava affondando davanti all’isola.
Mi sono messo il giubbotto, sono uscito e sono andato al porto.
C’era una nave piegata appoggiata agli scogli. Era enorme e illuminata.
Tutta la gente era in strada, sembrava la festa del paese.
I pescatori hanno preso le barche e sono andati verso quella grande nave rotta.
La mamma era sconvolta e le persone intorno anche ma mi sembrava che tutti fossero soprattutto sorpresi da quella cosa, come se fosse una novità, una cosa che non si era mai vista qui all’isola del giglio.
Io ero felicissimo che c’era tutto quel trambusto e che la mamma non mi obbligava ad andare a dormire. Il papà è salito sul suo gommone con altri amici ed è andato pure lui verso la nave.
E dopo mezz’ora hanno cominciato ad arrivare le barche arancioni.
Erano piene di gente. Tutti noi gli andavamo incontro per dargli una mano a scendere. Erano spaventati e piangevano. Qualcuno era arrabbiato anche se non ho capito bene contro chi.
Era chiaro che arrivavano dalla nave rotta, ma solo quando il vigile del paese ha detto che erano dei naufraghi ho capito che era una cosa importante e triste.
Qualcuno ha cominciato a portare coperte, piumini e giubbotti al porto. Io sono corso a casa e ho preso tutto quello che poteva servire a delle persone che erano al freddo e non avevano niente da mettersi.
Quando sono tornato sul molo c’era un ammasso di salvagenti arancioni e l’isola si era svegliata.
Hanno aperto gli alberghi che erano tutti chiusi, il supermercatino ha aperto, e anche la farmacia e il negozio di vestiti in piazza hanno aperto.
Il prete ha detto di portare in naufraghi in chiesa e anche le scuole che non avevo mai visto aperte di notte erano tutte illuminate.
la mamma era insieme a 3 persone. Erano un signore, una signora e un bambino.
Li abbiamo fatti venire a casa nostra mentre i vicini accompagnavano un signore e una signora anziana a casa loro.
Manuel si chiama il bambino che ha dormito in camera con me stanotte.
È di torino e ha 3 anni più di me.
Fa la seconda superiore ed era in viaggio con i suoi genitori per fare un crociera
Abbiamo parlato tutta la notte perché lui era sveglissimo e io anche.
A un certo punto mi sono alzato per andare a prendere della nutella da mangiare anche se avevo paura che mia mamma mi sgridasse. Ma quando sono sceso lei e papà erano svegli e mi hanno abbracciato.
Con Manuel siamo diventati subito amici. Mi ha detto che gioca a calcio pure lui anche se è attaccante e io difensore. Mi ha detto di non fare il liceo classico che il greco è difficilissmo e che la juve è più forte di inter e milan quest’anno e vincerà lo scudetto.
Poi mi ha detto anche un segreto che non posso dire perché i segreti non si dicono soprattutto quando sono quelli degli amici veri come me è lui.
Quando ci siamo addormentati stava diventando chiaro.
Abbiamo dormito un’ora ma non eravamo stanchi.
Gli ho preparato io la colazione a lui e ai suoi.
Alla fine hanno preso il traghetto per livorno e ci siamo salutati ma abbiamo già deciso che andrò a trovarlo a torino e lui quest’estate verrà qui a trovarmi.
Alla fine anche se la nave è ancora rotta davanti al porto è stato bello perché ho un nuovo amico e sabato non sono andato a scuola.
Michele
(foto da Repubblica.it)
15 commenti:
Devo avere il raffreddore perchè mi ritrovo con gli occhi lucidi. Deriverà anche dalla permanenza davanti al pc... Sì, non ci possono essere altri motivi...
Comunque mi piace Michele e adesso vado a dormire, perchè sento gli occhi luccicare.
Siamo sicuri che sia vera? :)
A questo punto mi piacerebbe che la Costa facesse una campagna pubblicitaria dove si evidenziano i prezzi scontati e sopra lo slogan: "Salite a bordo, cazzo!"
Voto Michele
a me sa tanto di falsa anche perchè se ho letto bene Michele dovrebbe avere 12 anni e Manuel 15 e lo chiama "il bambino che ho ospitato"...tze tze non mi convince neanche un po'...
Beh, se è vera abbiamo le nostre speranze tutte riposte in Michele (e quelli come lui) per un futuro migliore. Con i dati in possesso attualemente di cinismo e disillusione posso solo pensare che sia fasulla. Ma .... mi sono commossa un po' anche io, come Frank.
PS: una sola verifica: come è possibile che un ragazzo che fa la seconda superiore (al Classico) dopo le vacanze di Natale 15 gg si possa permettere una settimana di "buco scolastico" dovendo studiare il greco che "è molto difficile". I miei non me lo avrebbero MAI permesso. Bon
E con l'indizio di Ilaria che non avevo colto fan due indizi .... che poi nei polizieschi fanno una prova (o quasi). Ci piacerebbe una verifica della fonte, così tanto per non continuare a prenderci ( e farci prendere) per i fondelli.
Secondo me il racconto di Michele l'ha scritto Matteo Caccia.
Leonardo mi sembra più autentico.
kriss, la verifica della fonte ce l'hai nel link che trovi sul post.
per carmen: anche se l'avesse scritto matteo, io lo preferisco al testo di sofri.
scusa enrico ma il link riporta solo alla pagina di matteo caccia non è una prova di veridicità.
rileggendola sono ancora più convinta che l'abbia scritta un adulto, c'è un impianto temporale e sequenziale che non può essere di un bambino di 12 anni anche se cerca di essere scarno nelle parole e semplice nella sintassi per essere più credibile.
noto che noi donne siamo più ciniche e scettiche...
comunque sono d'accordo con te chiunque l'abbia scritta ha sicuramente fatto meglio di sofri.
Ma perché tutta questa caccia agli indizi? Qualcuno pensava sul serio che un ragazzino... suvvia!
Ho letto solo adesso questa roba. Ma davvero qualcuno la prende sul serio? Ma Frank, ma che cuore di panna che hai
a me comunque piace di più michele.
michele tutta la vita.
@fabio p., ci sono momenti in cui, per altre ragioni, l'emotività non si riesce a controllare e prevale sulla razionalità (i famosi indizi). Però è bello provare emozioni.
E poi al cuore di panna (riferito al claim dell'Algida) è riservato un destino non certo spiacevole.
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