mercoledì 11 gennaio 2012

Nessuno tocchi Merlo, anzi no.

Marco Lillo attacca Repubblica su Il Fatto Quotidiano, ma stavolta ha ragione.
Update: la discussione prosegue (anche) qui.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

a dire il vero Repubblica ha parlato di Malinconico nell'ambito dell'inchiesta sulla Protezione Civile.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/12/news/ecco_le_carte_dello_scandalo-2264918/index.html?ref=search

E anche nell'articolo su Piscicelli e il suo atterraggio in spiaggia con l'elicottero.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/12/27/news/piscicelli_sull_elicottero_che_atterra_sulla_spiaggia-27287998/index.html?ref=search

vabè, non han bisogno che li difenda io

Simona ha detto...

Che palle! Considero il Fatto un quotidiano leggibile, ma quando fanno le pulci a Repubblica dimostrano veramente poco stile.

Anonimo ha detto...

scusa simona ma che vuol dire "poco stile"? Il Fatto sarà forse pieno di difetti ma sicuramente ha portato un po' di verve nel muffito panorama giornalistico italiano. E nel caso specifico ha surclassato i "giornaloni" italiani, pigri e indolenti fino all'intollerabile. Basta con questo buonismo, questi salamelecchi tra giornalisti, questo aumma aumma insopportabile tra colleghi, dove tutti stanno sempre ben attenti a non pestare i piedi a questo e quello. Viva il "pestone" sui piedi da parte del Fatto! Sveglia, siamo stanchi di navigare nella palude italiana

Anonimo ha detto...

aghost ha ragione, però non si può dire che Repubblica non faccia un buon lavoro.

Anonimo ha detto...

alle volte reubblica fa un buon lavoro, altre volte no. Il "feticismo" per un quotidiano non dove accecare il senso critico (che qui peraltro non manca di certo :D. Nel caso di Malinconico, ho trovato assurdo il silenzio di Repubblica per giorni su una vicenda assai grave per il governo. Un giornale serio non può fare opposizione dura a berlusconi e poi dormire quando al governo ci sono gli "amici", o magari voltarsi dall'altra parte perché il caso lo hanno sollevato altri giornali.

Simona ha detto...

Cosa c'entra il buonismo?? Il Fatto probabilmente pensa di essere il miglior quotidiano che scrive cose che solo lui sa. Ok, e chissenefrega. Dov'è la notiziona nella critica a Merlo? Io non ce la vedo e ho trovato inutile il commento di Lillo. E questo non vuol dire che io sia cieca e sorda e non mi accorga delle mancanze di Repubblica. Ma il vizio di sparare addosso agli altri, e soprattutto a Repubblica, è peccato di presunzione.

Anonimo ha detto...

il Fatto fa concorrenza a Repubblica e cerca di rubargli lettori, per questo fanno le pulci agli amici di Largo Fochetti.

Michele ha detto...

Sono più che d'accordo con Simona e l'utente anonimo. Lo scopo del Fatto quotidiano è solo quello di rubare lettori a Repubblica, e per riuscirci getta ombre addosso al "nostro" quotidiano. Ovviamente c'è chi ci casca e chi no.

gabri ha detto...

Michela ha ragione.Il Fatto comunque è un buon giornale, va difeso per il suo lavoro. Allo stesso tempo non credo, come lettore di Repubblica, di dover difendere il mio giornale a tutti i costi.

Frank ha detto...

Acquisto (e colleziono) "il Fatto" dal primo numero e sono d'accordo con aghost. Si tratta di un giornale che mancava, che dà vita a campagne stampa vivaci e documentate, collezionando numerosi scoop e svolgendo la funzione essenziale della stampa che è quella di segnalare ciò che non va.
Tramontato (spero definitivamente B.) non ha certo perso vigore (come maliziosamente si adombrava) visto che non fa sconti a nessuno. Sul governo Monti ha da subito evidenziato le incompatibilità e gli altri si sono dovuti mettere al seguito, volenti o meno.
Non è certo la prima volta che leggo commenti piccati sul "Fatto", ma ciò dimostra che coglie nel segno, tanto è vero che in qualche modo gli altri giornali si adeguano e questo non è certo un male per l'informazione italiana, purtroppo imbalsamata e legata ai poteri forti oppure agli interessi dei grandi gruppi industriali.
Quanto ai lettori rubati a "Repubblica" mi pare che - come i dati periodici di diffusione fotografano - ci sia un crollo di vendite per buona parte dei quotidiani, ma la colpa non è del "Fatto", quanto di realizzare giornali poco interessanti e non attraenti.
E poi io, per esempio, sono rimasto, perchè il legame con "Repubblica" è affettivo, perchè esistono ottime firme, perchè si possono leggere pezzi ben scritti (anche se meno di prima) e, insomma, i due quotidiani sono compatibili. Forse un po' meno i lettori...

aghost ha detto...

Osserverei piuttosto che il Fatto, questo giornale un po' corsaro nel panorama italiano, é retto da un quasi settantenne, antonio padellaro (66 anni). Bravo per carità, ma mi chiedo come mai sia cosí difficile immaginare un giornale fatto di soli 25-30enni.

Aghost

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie a tutti per la bella discussione. Se ne parla anche qui:
http://pazzoperrepubblica.blogspot.com/2012/01/viva-il-fatto-abbasso-il-fatto.html