domenica 1 gennaio 2012

Quotidiani: le 5 regole d'oro per sopravvivere nell'era del digitale.

Anna Masera, nel suo blog all'interno del sito della Stampa, riassume le cinque regole di sopravvivenza per i quotidiani nell'era digitale:

1) è ora di ridurre l’uso della stampante: nell’era digitale, di Google Docs, iPad e smartphone di ogni genere, non è proprio più il caso di stampare articoli, foto, pagine e documenti. E’ uno spreco anti-ecologico senza senso. Sarebbe ora che anche il timone venisse reso disponibile in formato elettronico sugli schermi, con tutte le successive modifiche, anziché consegnato in formato stampa dai fattorini sui tavoli dei vari caporedattori.

2) E’ ora di puntare a un cultura di notizie “aperte”, coinvolgendo il pubblico nel processo editoriale fin dall’inizio, perché partecipi e contribuisca con suggerimenti, fonti, punti di vista alternativi.

3) E’ ora che i siti Web si comportino come le community open source e - che lancino un nuovo blog o utilizzino una nuova applicazione - condividano il loro lavoro con il pubblico: dà l’esempio l’"Open Blog" del New York Times.

4) E’ ora che i giornali digitali dell’era Google facilitino il reperimento delle notizie correlate, i precedenti, gli aggiornamenti, le eventuali correzioni, smentite o conseguenti risposte.

5) E’ ora che i giornali online non siano costretti in sistemi editoriali bloccati con un design sempre uguale delle pagine, ma che siano flessibili quanto lo sono stati finora i giornali di carta. Perché spesso è la personalizzazione dell’impaginazione che fa la differenza. Quindi il Web design deve essere al servizio dei contenuti, e non viceversa.

La fonte da cui Anna Masera ha attinto è il sito americano mediabistro.com

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