lunedì 16 gennaio 2012

Tragedia del Costa Concordia: anche sulla carta Repubblica batte Corriere.

Naufragio del Costa Concordia all'isola del Giglio: dopo aver segnalato l'ottimo lavoro fatto sulla rete, siamo felici di raccontare come Repubblica abbia fatto decisamente meglio del Nemico anche sul giornale di carta.

Abbiamo analizzato i due quotidiani., di cui riportiamo le due prime pagine in questione



Repubblica e Corriere scelgono di utilizzare per la prima pagina la stessa foto della nave incagliata. Secondo noi c'erano foto più spettacolari per la prima, tipo quelle usate da Stampa e Daily Telegraph



Repubblica, che dedica all'evento 10 pagine più la prima, affida a sorpresa il pezzo di apertura a Jenner Meletti, che di solite si occupa di un altro mare italiano, l'Adriatico. Jenner non frima il suo pezzo come "inviato" essendo un collaboratore, ma è comunque presente all'isola del Giglio.

Gli alktri inviati republicones sul posto sono tre: Laura Montanari, dall'isola e Simona Poli e Massimo Vanni da Porto Santo Stefano che si trova all'Argentario. Laura si occupa del pezzo di cronaca spiccia, Simona si occupa del comandante Schettino e Massimo raccoglie le testimonianze dei superstiti.

A sorpresa anche la presenza di Marco Mensurati a Grosseto per parlare dell'inchiesta. Marco ha le ossa forti sul tema, essendo uno degli inviati fissi a Cremona sulla vicenda delle scommesse calcistiche.

A Michele Serra viene affidato un commento in prima e a Piero Ottone uno all'interno.

Maurizio Bologni si occupa del possibile disastro ecologico aiutato dall'esperto Antonio Cianciullo che intervista il geologo Mario Tozzi.

Massimo Minella da Genova fa due belle pagine sulla storia della nave maledetta, mentre Corrado Zunino fa un pezzullo interno.

E passiamo al Corriere, che dedica all'evento 8 pagine più la prima. Ci sono tre inviati sul posto ma non viene specificato dove siano esattamente: Marco Imarisio, Fabrizio Caccia e Goffredo Buccini.

Erika Dellacasa scrive un pezzo sulla nave, Marco Gasperetti fa una cronaca spiccia da Porto S. Stefano ma non si firma come inviato.

Alessandra Mangiarotti fa un pezzo di approfondimento mentre il commento in prima pagina viene affidato a Paolo Di Stefano.

Altri brevi pezzi vengono affidati a Armando Torno, Giovanna Cavalli e Giusi Fasano.

Ricapitolando: Repubblica coinvolge 11 persone di cui 3 inviati sul posto e uno a Grosseto. Il Corriere10 persone di cui 3 inviati sul posto.

Torniamo a Repubblica: spettacolari le pagine 2 e 3 con una foto e una grafica impattanti


Molto bella e chiara l'infografica di Marco Giannini a pagina 6


Niente male anche le due infografiche non firmate di pagina 11 e 13



Mentre lo spaccato della nave sembra essre materiale d'archivio ( e su questo spaccato ci torneremo parlando del Corriere)


Il Corriere fa un bel lavoro storico andando ad elencare le 10 sciagure navali più famose della storia


L'infografica di pagina 3 è decisamente meno affascinante di quella di Marco Giannini


Le prime foto emozionali arrivano solamente a pagina 9. Forse per una scelta di understatement.


E a pagina 11 ecco lo stesso spaccato della nave che utilizza anche Repubblica. Solo che il Corriere lo firma (in basso a destra).


Saremo di parte, ma a noi sembra che il lavoro di LargoFochetti sia migliore di quello di ViaSolferino. per contenuti, infografiche e fotografie.

Di solito il Corriere sulla carta fa molto meglio di Repubblica, stavolta però le cose sono andate diversamente.

Complimenti quindi a tutti coloro che hanno contribuito al giornale di domenica 15 gennaio 2012.

11 commenti:

Aghost ha detto...

Sul ritardo dei media nel dare la notizia, Pasteris adombra un'ipotesi non peregrina: Costa crociere é tra i piú importanti inserzionisti pubblicitari e quindi sí sarebbe volutamente «silenziato» il fatto fino all' inevitabile....
www.pasteris.it/blog/2012/01/16/per-il-giorno-piu-bello-della-tua-vita-vinci-una-crociera-sulla-costa-concordia/

Anonimo ha detto...

Ma va, e che senso ha? Tanto prima o poi la devi comunque dare.
Piuttosto vedo che si usa il misterioso doppio loghino tricolore+freccia zigzagante non solo per la crisi economica ma anche per la storia della nave. Qualcuno ci spiegherà un giorno cosa significa?

Anonimo ha detto...

invece ha senso eccome: se si trattava di un incagliamento, come sembrava in un primo tempo, è molto plausibile che non si volesse dare troppo risalto alla notizia (magari del TUO importante inserzionista), come è effettivamente successo. Chiaro che poi, nel momento che la nave si inclina e ci sono dei morti, "silenziare" la notizia diventa impossibile

Anonimo ha detto...

la foto migliore resta quella del Telegraph, e davvero non capisco come han potuto scegliere le altre... tranne quella di Rep pp.2-3 che è davvero spettacolare

ehm, naturalmente diciamo "al netto" di tutte le persone scomparse e ferite, non vorrei mancare di rispetto a nessuno a discorrere di 'ste cose dalla comoda scrivania di casa propria...

Anonimo ha detto...

concordo, la prima pagina migliore e relativa foto sembra anche a me quella del Daily Telegraph

Frank ha detto...

Purtroppo dal lavoro non posso fare altro che elogiare, non solo l'ottimo lavoro di repubblica.it, ma anche le accurate comparazioni fatte nei vari post. Complimenti a tutti.
Un'annotazione rapidissima: curioso il titolo del Nemico di ieri, quasi un primo commento.
Altro non posso dare.

phoedrus ha detto...

Per esempio, sul Nemico di sabato c'era un trafiletto che diceva più o meno: nave da crociera in avaria al largo dell'isola del Giglio. Ma non riesco a condividere l'ipotesi rilanciata da Aghost, che sarebbe veramente agghiacciante.

Anonimo ha detto...

Sto guardando la conferenza stampa del presidente di Costa Crociere su Sky. Dice che le rotte delle navi, come per gli aerei, sono impostate via gps e seguite da computer. Se la nave si discosta dalla rotta prevista, scattano vari allarmi visivi e sonori. Se la nave e la sua rotta sono controllate, come avviene per gli aerei, non si capisce come a terra nessuno si fosse accorto che la rotta per passare accanto all'isola del giglio era diversa da quella prevista. Ne consegue che, la prassi "dell'inchino" era tollerata o addirittura autorizzata dalla società. Ergo, la società è quantomeno responsabile del disastro. Ma vedo che fin da subito tutte le colpe sono state addossate al comandante. Mi rifiuto di pensare che un comandate di una nava da crociera con oltre 4000 passeggeri possa commettere simili avventatezze.
Attendo conferme o smentite :)

ilaria ha detto...

volevo aggiungere che il pezzo di Sofri di oggi su questo argomento non solo è illegibile ma urta anche il sistema nervoso!
e l'hanno messo pure sul sito...

Anonimo ha detto...

Nessuno ha notato la pubblicità di ICEBERG a pagina 3? Altro che cattivo gusto...

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie anonimo, sulla storia dell'iceberg ci faccio un post.