Nel frattempo vi riportiamo l'ultimo della serie, firmato dal nostro Frank, assiduo lettore de Il Fatto ma che allo stesso tempo è rimasto fedele a Repubblica:
Acquisto (e colleziono) "il Fatto" dal primo numero e sono d'accordo con aghost. Si tratta di un giornale che mancava, che dà vita a campagne stampa vivaci e documentate, collezionando numerosi scoop e svolgendo la funzione essenziale della stampa che è quella di segnalare ciò che non va.
Tramontato (spero definitivamente B.) non ha certo perso vigore (come maliziosamente si adombrava) visto che non fa sconti a nessuno. Sul governo Monti ha da subito evidenziato le incompatibilità e gli altri si sono dovuti mettere al seguito, volenti o meno.
Non è certo la prima volta che leggo commenti piccati sul "Fatto", ma ciò dimostra che coglie nel segno, tanto è vero che in qualche modo gli altri giornali si adeguano e questo non è certo un male per l'informazione italiana, purtroppo imbalsamata e legata ai poteri forti oppure agli interessi dei grandi gruppi industriali.
Quanto ai lettori rubati a "Repubblica" mi pare che - come i dati periodici di diffusione fotografano - ci sia un crollo di vendite per buona parte dei quotidiani, ma la colpa non è del "Fatto", quanto di realizzare giornali poco interessanti e non attraenti.
E poi io, per esempio, sono rimasto, perchè il legame con "Repubblica" è affettivo, perchè esistono ottime firme, perchè si possono leggere pezzi ben scritti (anche se meno di prima) e, insomma, i due quotidiani sono compatibili. Forse un po' meno i lettori...
Frank
6 commenti:
che il fatto sia un giornale vivace che fa scoop non lo dubitiamo.
che non faccia sconti a nessuno, beh... insomma, a qualcuno lo sconto lo fa: ti risulta che abbia mai parlato di inciucio quando l'oppositore di pietro fece una conferenza stampa con calderoli ministro sul federalismo?
e cosa dire delle inchieste sui soldi di finmeccanica in cui si citano, con rilievo, d'alema & c., ma si lascia sotto traccia paolo flores d'arcais?
e l'altro giorno, la bella collezione di frasi contro i controlli fiscali a cortina sai chi ha dimenticato? beppe grillo.
anche sul fatto che le campagne stampa siano documentate... ri-beh! sono documentate quando si tratta di inchieste giudiziarie, di faldoni usciti dalle procure. altrimenti, le inesattezze abbondano.
bella davvero questa discussione! a casa nostra ne discutiamo da un pezzo essendo mio marito abbonato al Fatto dal primo numero e io lettrice di Repubblica da 25 anni. Io sono cresciuta con Repubblica, mi ci sono formata e considero Scalfari alla stessa stregua di un professore che mi ha accompagnata a ragionare e riflettere, ma come nei migliori matrimoni dopo tanti anni tendo a vedere più i difetti dando per assodati e scontati gli innumerevoli e pregiatissimi meriti. Il Fatto secondo me mancava e mancava perchè nessuno ha voluto cogliere il segnale di disgusto verso la politica che si è alimentato soprattutto tra i giovani e che invece va ascoltata (e che secondo me è la vera causa del calo delle vendite dei giornali). Mancava perchè, come ha detto lo stesso padellaro, ci sono notizie che giornalisti amici gli passano perchè i loro giornali non li vogliono pubblicare facendo così da apripista e costringendo tutti gli altri a parlarne. Quindi lunga vita al Fatto . Detto questo io il Fatto non lo leggo perchè certi giorni sembra davvero il mattinale delle procure, perchè anche loro strizzano l'occhietto a chi vogliono, perchè certi titoloni volgari in prima pagina mi danno i nervi, perchè la presunzione e l'arroganza di travaglio non le sopporto, perchè è un giornale incompleto. Io resto fedele a Repubblica, libera di criticarla quando voglio e sono contenta che lo spirito di questo blog sia proprio questo: critichiamo ciò che amiamo.
Ilaria, grazie per la tua bella testimonianza. da oggi sei anche tu una "feticista d honorem".
Onorata dell' honorem!
@ Nonunacosaseria
Bisognerà finirla prima o poi con questa storia dei "faldoni usciti dalle procure". Lo scoop sull'ex marito e del figlio della moglie di Bondi c'entravano qualcosa coi processi? O il premio farlocco e i soldi pubblici al film di quell'attrice bulgara di cui al momento mi sfugge il nome (con tanto di lite a distanza fra politici bulgari e italiani) c'entravano qualcosa coi processi? Ma sii serio.
Antonio
domanda per antonio: può essere serio uno che si chiama nounacosaseria?
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