Bello il reportage da Mosca di Nicola Lombardozzi sulla catena umana dei 50.000. Ma stavolta Francesco Merlo non dovrebbe farsi superare.
Osservatorio Dossier: grazie al cielo oggi sono solo due, dedicati a Lavoro e Sprechi (di carta, per fare i Dossier).
A pag. 24 paginona pubblicitaria sul libro che raccoglie i migliori articoli di Giorgio Bocca apparsi su Repubblica e Espresso. Da mercoledì 29 febbraio con Repubblica e Espresso: il vero pipierrino domani prenota la sua copia presso l'edicolante di fiducia.
Il prepensionato Alberto Stabile sta trascorrendo la pensione a Damasco. Fortunati noi, perché il reportage è bello.
Daniele Mastrojack è volato a Johannesburg. Pensavamo che Nelson Mandela fosse fuori pericolo.
Elena Polidori è a Città del Messico, stasera Ceccarelli può vedere quello che vuole lui alla tivù.
Nello Sport Paolo Samarelli ci spiega come la tecnologia potrà salvarci dai gol fantasma. Dedichiamo questa infografica all'arbitro Tagliavento e al suo assistente Romagnoli.
Per palati sopraffini l'intervista di Gianni Mura a Giovanni Trapattoni: un regalo a Dino Zoff per i suoi settant'anni. L'ultima risposta del Trap è roba da farci una targa in ottone:
Cosa non va, in Italia? «È un calcio svilito sul piano comportamentale. A un tecnico si richiede sempre più pazienza, più capacità di mediare. Non solo in Italia. Prenda Platini, uno dei più intelligenti che ho allenato. Aveva tutto per essere un ottimo allenatore ma ha smesso quasi subito. Perché ha capito che era un mestieraccio. La cosa più complicata è fare i conti con un ambiente che ha un codice etico diverso dal tuo. Con certi frillini sofisticati smussi, limi, abbozzi e prima o poi sbotti, perché rodersi il fegato e star zitti è peggio. È un mestieraccio ma ci sono affezionato e non saprei farne un altro».
I settant'anni di Zoff li festeggia anche Massimo Piloni, il portiere di riserva più famoso del mondo. Anche grazie a Zoff, che non saltava mai una partita.
2 commenti:
Frillini sofisticati!
PPR- per direttissima a Andrea Tarquini per il pezzo "Il principe Friso in coma irreversibile, la scelta sull'eutanasia spacca l'Olanda".
Mi aspettavo, dal titolo, una riflessione sulle libertà sociali che nell'Olanda degli ultimi anni sembrano essere rimesse in discussione. Mi trovo davanti un incipit idiota e insensibile, si tratta pur sempre di un uomo in fin di vita, da favola nera.
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