I due giornali in prima linea contro Berlusconi, Repubblica e Fatto Quotidiano hanno reagito diversamente alla caduta dell’ex premier. Se Il Fatto Quotidiano non crede alla fine del Cavaliere e martella ancora, La Repubblica ne è convinta e si porta avanti con il lavoro. Fra i due giornali è in atto una piccola gara fatta anche di dispetti, come le punzecchiature di Scalfari a Padellaro e Travaglio respinte al mittente da costoro, che hanno come posta in palio una non piccola area di lettori incerti fra Ezio Mauro e la coppia ex Unità. Il Fatto pertanto continua a dare la caccia al berlusconismo e inchioda alle loro malefatte i vecchi e nuovi protagonisti della politica, mentre La Repubblica perlustra territori nuovi. O in parte nuovi. Perché il quotidiano di Largo Fochetti con il governo Monti sembra trovarsi nella situazione che ricorda i vecchi tempi in cui Scalfari, con Visentini e anche con Berlinguer, vagheggiava il cosiddetto “governo degli onesti” per dare una scossa alla politica italiana. Allora l’obiettivo di Scalfari era quello di mandare a casa il vecchio pentapartito e di portare al governo gli euro-comunisti, oggi sembra invece che La Repubblica ambisca a battezzare una nuova aggregazione politica sulle ceneri di un centro-sinistra deludente.Leggete qui il resto.
giovedì 2 febbraio 2012
Ma non dovevamo beccarci più?
Eccheppalle (come ha scritto Simona).
Riportiamo dal sito Linkiesta:
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