Ecco il manifesto dell’8 marzo.
Lo ha scritto oggi Michela Murgia su Repubblica.
Sottoscrivo parola per parola e mi piacerebbe che oggi,
almeno oggi, facesse il giro del web.
“E’ a forza di chiamarlo “festa della donna”che si è cominciato a credere che nel nascere femmine ci fosse motivo di brindisi, finendo per dimenticare che se quella giornata esiste è casomai per la ragione opposta: ricordare a tutti che per molte donne essere donna ancora oggi significa tutto tranne che una festa.”
1 commento:
io la Donna la rispetto tutto l'anno, non una festa dell'ipocrisia che prende in giro tutte le schiavizzate nel resto dell'anno...
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