La Stampa per Lucio Dalla.

Con questo post si chiude l'analisi del giorno dopo la morte di Dalla sui tre principali quotidiani italiani. Qui l'analisi di Repubblica, qui del Corriere.

La Stampa in prima pagina dà la notizia a centro pagina con una bella foto di Lucio in cui si vede il suo compagno Marco Alemanno.

Massimo Gramellini trasforma il suo tradizionale Buongiorno in un lungo pezzo su LD che continua all'interno nella pagina dei commenti.

La Stampa dedica 6 pagine alla morte di LD.

Quindi la battaglia delle pagine la perde Via Solferino: solo 4 contro le 6 di Largo Fochetti (5+la cover di R2) e,appunto, della Busiarda.

Nel primo dei tre paginoni, spicca nel mezzo un'altra bella foto di Lucio. C'è un pezzo dell'inviato a Montreux (la nostra, invece, l'inviato Bolognini lo ha centellinato) Giovanni Cerruti, un pezzo intenso della musicologa doc Marinella Venegoni e uno di cronaca da Bologna di Franco Giubilei.
Nella parte alta del paginone riecco le copertine degli ellepi di LD. In basso mini-interventi di alcuni colleghi musicali dello scomparso.

Nel secondo e molto colorato paginone, un colloquio di Gabriele Ferrario con Gianni Morandi e un'intervista di Michele Brambilla con il regista Pupi Avati, concittadino di LD.

In basso un intervento dell'amico Francesco De Gregori, che ritroviamo proprio sopra in una bellissima foto in bianco e nero dove insieme a FDG e LD si riconoscono anche Rosalino Cellamare (ai tempi si chiamava così) e Gianni Morandi.

Nel terzo e ultimo paginone, riecco un Rosalino Cellamare al mare con LD coi capelli al vento e poco più sotto ecco Francesco Guccini col barbone (non al vento).
Sotto, il commento di alcuni politici tra cui quello del concittadino di LD Romano Prodi: «La notizia della scomparsa di Dalla mi addolora profondamente.Ho goduto della sua amicizia e del suo affetto in questi anni. Insieme abbiamo condiviso l’amore per Bologna», e quello del collega Silvio Berlusconi che "ai cronisti ha raccontato di essere rimasto profondamente colpito per l’improvvisa morte del cantautore bolognese, nei confronti dei quali nutriva una profonda stima artistica.

Ciao, Lucio.