lunedì 26 marzo 2012

"Mio padre non compra più Repubblica, così io mi perdo i Cattivi Pensieri".

Abbiamo trovato in rete questo post che racconta di un adoratore dei Cattivi Pensieri di Gianni Mura che, per colpa di suo padre, non può più leggerli:
Effetti del governo tecnico. Effetti del giornalismo di parte. Mio padre, un uomo che ha portato a casa migliaia e migliaia di Repubblica, ogni giorno, sotto il braccio, al ritorno dal lavoro, non vuole più comprarla. “Da quando non c’è più Berlusconi non sanno che scrivere!” è la sua replica ogni volta che non vedo il “suo” giornale dov’è al solito posto.
Oggi è domenica, già da qualche giorno vedo per casa alcune Gazzette del Mezzogiorno. Ma oggi è domenica, il giorno della settimana in cui mi spetta l’ultimo rituale rimasto intatto da quando ho iniziato ad avere interesse per un giornale. Forse il motivo per cui ho iniziato a leggere un giornale, Sette Giorni di Cattivi Pensieri di Gianni Mura. Il pezzo, salvo rarissimi piazzamenti al secondo posto, di scrittura più bella della settimana. Sta nello sport ma parla di uomini. Di sport, di politica, di civiltà e tante volte di vino, libri, musica, storie da giornale di provincia che valgono più di una parabola del Vangelo. Per me una reliquia, che avrei voluto collezionare in un raccoglitore per poter avere la certezza che nei secoli quel linguaggio rimanga. Ad esempio di quello che un giornalista può scrivere e scrive in barba a tutti, alle volte anche a se stesso.
Prosegue qui.

3 commenti:

anna ha detto...

bel pezzo...(ocio ai refusetti...)

MUDD ha detto...

bellissimo, amaramente lucido e a tratti condivisibile. un consiglio per una valida alternativa con quei requisiti? il Nuovo Nemico

x ha detto...

Detesto chi accusa l'informazione di non aver piu' nulla da dire dopo B.
E pure quelli che si compiacciono dei magri shares dei programmi TV di satira condotti da noti/e anti-B. La Fornero della Guzzantina è un capolavoro assoluto e chi se la perde, cavoli suoi!
Piuttosto vorrei rimarcare che B, invece di tenere un basso profilo ed uscire di scena definitivamente e dignitosamente, con quello che ha da farsi perdonare e che avrebbe da scontare se non fosse per le tante prescrizioni intervenute a risolvergli la vita, se ne sta acquattato ad Arcore con una task force, passando in rassegna video, spezzoni di comizi, apparizioni TV, registrazioni di convention e di discese in campo, per confezionare un film di cui egli stesso ha scritto la sceneggiatura.
Ora sarebbe alla ricerca di un grande regista di reputazione internazionale, che pero' non lo metta in ombra con la propria bravuta perchè lo scopo è quello di tornare ANCORA e SEMPRE al timone del comando!

Questo oggi lo scrive il Nemico.