Riportiamo dal blog del nostro amico Luca Massaro:
Premesso che, per tutti gli anni in cui ha mortificato un'intera
nazione, Berlusconi merita questo e ben altro contrappasso. Tuttavia,
qui, con questa foto della consigliera regionale lombarda Nicole
Minetti, non si colpisce lui, bensì lei - e la si mortifica in quanto donna, in quanto persona.
Hanno voglia poi a Repubblica a far firmare appelli contro la violenza sulle donne.
Questa è violenza,
bisogna farglielo notare. È da stronzi mettere in primo piano una donna
che si passa la lingua sulle labbra con il titolo sopra riportato “
Approfitterò delle tue labbra”. Sarebbe stato meglio metterci, in primo piano, una bella performance orale di una vera pornostar, magari della ex magica
Luce
de' tempi migliori. Sarebbe stato molto più corretto e meno offensivo,
giacché sono queste procedure allusive che corrodono alle fondamenta il
rispetto verso la donna, verso
le donne.
Beninteso: a me la Minetti sta antipatica a prescindere; ma perché fanno
di tutto a Repubblica per farmela rivalutare? Io più guardo questa foto
e più mi viene da chiederle scusa e mi vergogno al posto di coloro che
la dileggiano e umiliano così.
P.S.
Non sono diventato buono è che mi disegnano così.
2 commenti:
affettuosamente: col kaiser! Io son disoccuptato e 'sta p£$%&nara si prende 12 mila euro al mese solo ed esclusivamente per quello che han fatto le sue labbra!!
Personalmente non ci ho letto una violenza sulla signora, allargata al mondo donna. Non sono riuscita a percepire questa violenza. Cattivo gusto forse, ma parlare di cattivo gusto per una foto associata ad un titolo che qualifica il girone nel quale cmq la signora aveva un ruolo...no, non mi ha suscitato alcun sussulto nel foro interno di rifiuto, forse perchè, in fondo, quella è la realtà. Più offensivo, pericoloso e minante per noi donne ritengo sia tutto ciò che ha ruotato intorno alla signora, e che la signora si è adoperata di far funzionare...e la sua foto è questo che mi richiama, ciò che è stato fatto di negativo al rispetto e al sentire verso le donne, grazie anche a lei.
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