martedì 15 maggio 2012

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di marzo.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla foto della gamba tatuata.

Buona lettura e buon voto!








Gino Castaldo, articolo del 2 marzo Com’è profondo il sogno del cantautore performer. Lucio Dalla se n’è andato improvvisamente, lasciandoci però il meraviglioso ricordo della sua musica. Tra i numerosi articoli dedicati da Repubblica al grande Lucio si segnala la bella disamina di Castaldo del percorso musicale del cantautore bolognese. “«È solo la fine del primo tempo» diceva sempre Lucio di fronte alla morte. E allora, se questo è stato solo il primo tempo, aspettiamo il secondo, da qualche parte, in qualche tempo”. Ciao Lucio. 

Michele Serra, l’Amaca del 6 marzo sull’ennesimo delitto passionale: “Passione e amore non c'entrano, c'entrano il potere, il terrore di perderlo, l'odio della libertà”. “Serra sa trovare sempre le parole giuste, mai banale, asciutto e sincero arriva sempre dritto al bersaglio.” (Ilaria). L’Amaca del 15 marzo, fortemente critica verso il giornalismo urlato. “La condivisibilissima Amaca di oggi dovrebbe essere mandata a memoria (anche) da chi indirizza la linea editoriale di Rep: la speranza di molti lettori e feticisti è un giornale con meno retroscena e formulette (quante "risse", "dichiarazioni shock" e "rotture" leggiamo quotidianamente?) e più sostanza.” (Occam). Infine, L’Amaca del 28 marzo sulle esilaranti avventure senili di Emilio Fede. “(...) fantastica Amaca dedicata oggi a Emilio Fede - tutte quelle scritte sul filo dell'ironia in stile Cuore, sono da PPR+ secondo me” (MUDD). “Un'amaca da dieci e lode”. (Michele) 

Eugenio Scalfari, articolo del 22 marzo Piazza Fontana, il film che racconta quarant'anni di misteri italiani. Il Fundadòr scrive uno splendido pezzo sul film Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Scalfari evita saggiamente una recensione del film (“Spetterà ai recensori mettere in luce i pregi e i difetti di quest'opera, la qualità della sceneggiatura, degli attori, della regia, delle riprese e del loro montaggio”: dice niente a qualcuno?) e rievoca invece, come testimone di quei tempi, la strategia della tensione. “(...) ci furono un'estrema destra e un'estrema sinistra che si contrapponevano usando i mezzi illegali della violenza, delle armi, delle bombe, dei complotti e delle stragi; e c'è un'altra forza che aizza la destra e la sinistra affinché la violenza esploda, organizza misteriosi provocatori, finanzia operazioni clandestine, corrompe e usa le istituzioni dello Stato per alimentare il disordine anziché controllarlo e spegnerlo.”. “Il Fundadòr è in formissima!” (Francesca) 

Altan, vignetta del 23 marzo “Ancora?! E’ per aprire la strada agli investimenti esteri.” Cambiano i governi, ma il risultato finale per l’italiano medio è sempre lo stesso: un ombrello ben piantato lì. Questa volta però con motivazioni apparentemente nobili. Altan, come sempre, fotografa implacabilmente i vizi eterni del Belpaese. “Bellissima” (Michele). “Altan è sempre il numero 1” (Barbapapà)


Jenner Meletti, articolo del 26 marzo L'ultima schiacciata del gigante Bovolenta. Il pallavolista Vigor Bovolenta muore sul campo di gioco a soli 38 anni. Meletti scrive in suo ricordo un bel pezzo, apprezzabilmente asciutto e misurato, che restituisce in maniera toccante l’esatta dimensione umana del grande campione scomparso. 

Ezio Mauro, editoriale del 27 marzo Il tabù rovesciato. Il sostegno di Repubblica al Governo Monti non è incondizionato, ma viene sottoposto continuamente a revisione sulla base dei suoi atti. Come nel caso della riforma del mercato del lavoro, in cui il Diretùr ricorda a Monti le prerogative del Parlamento e il modello tedesco come approdo auspicabile. Non dimenticando, naturalmente, di randellare la destra che “intende solo regolare per legge conti sospesi dal secolo scorso con la sinistra e con il sindacato.” “Meno male che Ezio c’è!” (MUDD) 

Adriano Sofri, articolo del 30 marzo La Spoon River della crisi. Le conseguenze tragiche della crisi economica nell’acuta e partecipata analisi di Sofri. “Questo contagio di suicidi è infatti un segno di resa e di solitudine, ma non solo. E’ una rivendicazione estrema di dignità. Fa ricordare (...) l’onorabilità borghese per la quale ci si vergognava di una rovina, anche la più onesta, e si scriveva una lettera di amore e di perdono alla famiglia”. “Suggerisco l’editoriale odierno di Adriano Sofri. Per il titolo del pezzo, pure se non nuovissimo, e per certe struggenti parole”. (Francesca C.)







Enrico Franceschini, articolo del 12 marzo L'uomo del 100mila d.C. "Non ci estingueremo". E’ più importante sapere cosa accade oggi a Londra o il futuro del pianeta Terra tra centomila anni? Per l’ineffabile corrispondente londinese di Repubblica non ci sono dubbi: la seconda che hai detto...

Elena Dusi, articolo del 12 marzo Cibo in volo Mangiare bene in aereo l'ultima sfida degli chef. Tutto ciò che riguarda i viaggi aerei interessa morbosamente il nostro giornale. Compresa la gastronomia in volo... 

Anais Ginori, articolo del 13 marzo L’era dei nuovi narcisi tutti muscoli e mascara. Forte preoccupazione a Repubblica perché “il canone classico del comportamento virile sembra saltato”. Consolante il finale: “Il sesso forte si deve adeguare a valori tradizionalmente femminili come l'empatia, scopre l'impero dei sensi. E così facendo non piange la sua morte, ma la gioia di una resurrezione.”. Ma va’ là!

Angelo Aquaro, articoli del 25 marzo L’algoritmo magico per una taglia perfetta e del 26 marzo Ecco le parole proibite dal nuovo bon-ton. Doppia candidatura per Aquaro che ci regala due preziose e imperdibili analisi sulla società americana...

Concita De Gregorio, articolo del 26 marzo La Porta racconta i segreti del Barça. Il periplo di Concita lungo le varie sezioni del giornale non conosce soste: dopo la politica, gli esteri, la cultura, gli spettacoli, ecco lo sport. Non se ne avvertiva l’urgenza (men che meno la necessità di evocare Berlusconi...) né si percepisce il valore aggiunto. “Non c’erano film da recensire, a questo giro?” (mad283)

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

2 commenti:

Geppo ha detto...

Propongo di candidare al prossimo PPR- uno qualsiasi degli articoli della Spinelli. (L'ultimo in ordine di tempo è quello intitolato "il lamento di Aiace", che ho mollato lì dopo aver letto "la parola d'ordine…" basta parole d'ordine, vi prego, spremetevi le meningi.)

Di solito, sono un centone di paragrafi slegati fra loro, pregni di citazioni gratuite, fatte solo per ostentare cultura, non per dare sostanza e brillantezza alla prosa. Non si capisce bene dove voglia andare a parare: sembra che scriva per obbligo contrattuale e che debba raggiungere un certo numero di battute per forza, col risultato di allungare un brodo già pesante da digerire.

Anonimo ha detto...

straquoto Geppo (e lodo il "ma va' là" scritto come si deve)