Sì, ho capito: tra colleghi ci si dà del tu, ma veramente mi sono sembrate un oltraggio frasi tipo «Fammi un esempio» in bocca a Luca Telese che intervista il Fundadòr sulla proposta di una lista Saviano.
PS. Inoltre, in una risposta, Telese fa dire a Scalfari che siamo nel 2011... Sono sicuro che è un errore dell'intervistatore - non nuovo a sciatterie e strafalcioni - e non dell'intervistato.
MUDD
6 commenti:
telese non lo sopporto.
la lista civica mi pare una stronzata (che si fa la raccolta delle figurine? ma diteci piuttosto qual è il programma, quali sono le idee! se son quelle del pd, che senso ha fare una lista di quelli ganzi?).
saviano ha già smentito la sua presenza (vabbé essere prezzemoli, ma a tutto c'è un limite).
fine delle trasmissioni.
Anche nella Reunio di oggi il SD smonta l'ipotesi-lista, derubricandola a bufala; fa anche - insolitamente - una battuta: «Ci tirano per la giacca ma tanto noi lavoriamo in maniche di camicia!... è una scemenza (lui dice "semenza" - ndr), una sciocchezza (lui dice "siochezza" - ndr)». attendiamo il resoconto frankiano
nonuna come sempre da quotare in toto... bah
Curioso che solo in questa domanda gli da il tu, mentre nelle altre il lei
nonuna extraordinario.
Quando si inizia un tormentone giornalistico, generalmente sul nulla politico, non finisce più fino all'esaurimento. Li chiamano "retroscena" e si tratta di balbettii, frasi colte qua e là. Certo se si viene pagati per questo...
@MUDD, con le Reunio siamo un po' in ritardo. Ho da poco spedito al FS i "frammenti" fino a metà della scorsa settimana. In attesa di riprendere la cadenza quotidiana di scrittura, quando non saranno più flash. E le annotazioni che anticipi mi saranno molto utili.
Quanto al "tu" fra colleghi mi pare ovvio, solo che da uno come Telese, neppure a me molto simpatico, che parla con un decano del giornalismo il "lei" sarebbe stato più appropriato. Anche se c'è poi l'eccesso opposto, in genere scherzoso, di Corrado Augias che aveva avuto in studio il Fundador il quale, alla fine, non aveva mancato di fargli notare la stranezza di quel "lei", quando nel quotidiano si danno del "tu".
Vezzosetti.
Posta un commento