il republicone Aligi Pontani ha scritto sul suo blog un bel pezzo sugli interessi televisivi che dettano legge anche in casa Uefa.
Frank
Bisognerebbe che Michel Platini, re del calcio giocato ai suoi bei tempi e principe di quello dei palazzi oggi, rinunciasse almeno una volta a quel suo francesissimo sbuffare e dicesse la verità, che d'altra parte è pure ovvia: la formula degli Europei era nota a tutti, ed è dunque inutile gridare oggi allo scandalo per un calendario oggettivamente iniquo, perché consente a due delle quattro semifinaliste di arrivare alla sfida con 48 ore di riposo in più rispetto ai rivali. Ma Platini, presidente dell'Uefa, dovrebbe dire chiaramente anche il resto: il calendario è stato fatto per vendere meglio il prodotto alle tv, che ricoprono l'Uefa di soldi, e preferiscono naturalmente una partita al giorno piuttosto che accoppiare quarti o addirittura semifinali, come invece la par condicio sportiva vorrebbe. I soldi, cari signori, contano più della par condicio: quindi l'Uefa incassa e peggio per chi meno ha riposato. prosegue qui
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