giovedì 21 giugno 2012

"Una ferita dell'anima e un’assenza che sento come un’insopportabile mutilazione".

Una vita se ne va e nessuno può fermarla. Se conoscevi quella persona, insieme alla sua se ne va anche un pezzo della vita tua, magari una piccola scheggia che a stento percepisci al di là del rammarico che la notizia ti suscita se il vostro rapporto era poco più che conoscervi. Ma la scomparsa di Sandro Viola per me è un dolore profondo, una ferita dell’anima e un’assenza che sento come un’insopportabile mutilazione.
Così il Fundadòr, sulla prima di oggi, ricorda l'amico Sandro Viola.

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