I Barbafeticismi del 6 luglio 2012.

Bel numero, quello odierno di Repubblica.

Vorrei segnalare anzitutto l'ottimo articolo di Bonini sulla sentenza di condanna della Cassazione sulla orribile vicenda della Diaz (ben raccontata dall'intenso film di Vicari).
Bellissimo questo passaggio: "Ezio Menzione, legale di parte civile, usa parole intelligenti e meditate che afferrano il cuore di quest’esito. «Questa sentenza non ci sarebbe stata - dice - se questo Paese non avesse conosciuto i casi Cucchi e Aldrovandi. Se la cultura giuridica e non solo di questo Paese, non fosse cresciuta nella consapevolezza che il principio di uguaglianza davanti alla legge non è e non deve essere una chimera quando imputati sono degli uomini e dei servitori dello Stato che hanno sbagliato». Che, insomma, il monopolio della forza riconosciuto allo Stato ha il suo prescindibile reciproco nella forza del rispetto delle leggi, perché ne va della nostra convivenza".

Bella sorpresa, nella sezione economica, l'articolo di Agnese Ananasso sulla svalutazione competitiva: molto accurata e chiara la spiegazione, efficacemente didattica direi.

Da applausi l'Amaca di Serra sulle ragioni della feroce volontà della destra di mantenere la presa sulla RAI: "un forte complesso di inferiorità culturale che scatena nella destra italiana l'impulso violento a occupare per potere ciò che non è in grado di occupare per merito".

Oggi quattro esemplari lettere sull'Italia odierna. Uno spazio, quello dedicato ai lettori, che andrebbe valorizzato di più (come vanamente chiesto dal buon Aghost per tanto tempo).

Bella la recensione di Luca Raffaelli, esperto di fumetti, sul nuovo Spiderman. A rigore io preferisco sempre i critici cinematografici di professione, ma oggi Raffaelli è stato veramente bravo sia nel raccontare l'evoluzione del fumetto che nell'analizzare l'approccio del film.

A chiudere i due fenomeni Mura e Clerici.

Applausi. Barbapapà.