martedì 10 luglio 2012

Non riceve(va) alcun finanziamento pubblico.

Forte di una legge del governo Berlusconi (n. 220 del 13 dicembre 2010, art. 1, comma 40), il Nuovo Nemico si è fatto riconoscere un credito d'imposta del 10% sulla carta acquistata e utilizzata. È o non è un finanziamento pubblico? Alla faccia del “non riceve alcun finanziamento pubblico” scritto in bella evidenza sotto alla testata. Il dibattito è aperto.

E intanto i lettori crollano da 70.000 a 50.000.

MUDD

9 commenti:

Carmen ha detto...

Segnalo la traduzione del domenicale di Scalfari sul País.
http://economia.elpais.com/economia/2012/07/09/actualidad/1341851503_417609.html

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie Carmen.

Daniele ha detto...

Diciamocelo, dato che è stato riportato da Libero, qualche domanda sull'autenticità uno se la può anche porre...

Se fosse falso ne sarei contento, ma se fosse vero francamente non ne sarei così scosso: in linea teorica è un finanziamento destinato a tutte le imprese editoriali, e non solo ai giornali registrati come 'testata di partito' o come cooperative, perché i primi non distorcono il mercato, ma i secondi decisamente sì. Certo, fosse vero, sarebbe meglio togliere quella scritta...ma sarei più contento di vedere una smentita.

nonunacosaseria ha detto...

infatti non c'è niente di male a usufruire di siffatto contributo. il punto è che il fatto quotidiano contesta, alle altre testate, pure siffatti contributi... è un po' come quando travaglio contesta le interviste in ginocchio da parte di altri giornalisti e poi lui va da grillo e non fa di meglio: uno se ne accorge e lo spernacchia.

mmc ha detto...

Se non ricordo male, questo non sarebbe la prima sorta di finanziamento pubblico a cui avrebbero accesso. Mi sembra di ricordare che già gli era stato contestato l'uso di tariffe scontate (o rimborsi?) sulle spese postali.

Michele ha detto...

Quoto nonunacosaseria.

illustrAutori ha detto...

ha ragione mmc, e anche questo non mi sembra granché paragonabile... La versione di Telese sul post-B. non mi convince e l'intervista a Grillo non mi sembrava così prona (considerando che era ricavata da una chiaccherata con un monologante e che i punti "nevralgici" non li evitava), però passare da 50 a 70 mila copie vorrà pur dir qualcosa...

la francesina ha detto...

Veramente, stanno crollando?? Sono delusa, a me l'idea del FQ mi piaceva...

Frank ha detto...

Nessun contributo pubblico deve escludere qualunque tipo di agevolazione. Se è vero ciò che scrive "Libero" (tanti punti interrogativi) basterebbe togliere la sottotestatina e finirla lì.
In realtà e mi spiace del calo di copie, la deriva grillina ha disamorato. Non mi trova affatto d'accordo (analogamente alla deriva montiana della Nostra) e anche il colloquio con Grillo non è esempio di giornalismo da ricordare. Anche per le domande che non sono state poste.
Eppure si continuano a produrre cose interessanti, anche se forse più sul sito che non nel cartaceo.
Però, come rileva il sempre puntuale illustrAutori, il calo (presunto) qualcosa indicherà.