giovedì 19 luglio 2012

Osservatorio Inchieste (rimosse).

Riportiamo dal sito Daw:
A forza di fare inchieste su inchieste, di scavare nel torbido e di costruire casi di cronaca giudiziaria basati sul nulla, anche i migliori del settore inciampano e si fanno male. Prendete Repubblica, che qualche giorno fa raccontava con dovizia di particolari le infiltrazioni della mafia, della ‘Ndrangheta nei cantieri delle grandi opere pubbliche e, in particolare, in quello di Cannitello (provincia di Reggio Calabria). Al centro di tutto, ovviamente, il Ponte sullo Stretto. Ricostruzioni approfondite, fino al punto di scrivere che nella società Demoter (impegnata nei lavori a Cannitello) lavorava come badilante tale Domenico Barbaro, condannato in primo grado per associazione mafiosa.
Peccato che fosse tutto falso: in quel cantiere non solo non c’era nessun Domenico Barbaro, ma neppure la ditta Demoter. “Da questo punto di vista”, scrive mesta Repubblica, “viene a cadere il presupposto dell’inchiesta”. E il povero Ezio Mauro, fatta ammenda, è costretto a “cancellare l’inchiesta firmata da Antonello Mangano e Giovanni Tizian”. Poveracci, che figura. A forza di guardare dal buco della serratura, si diventa ciechi.

Nessun commento: