Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla pubblicità.
Buona lettura e buon voto!
Ettore Livini, articolo dell’1 maggio Mister Forbici, da Parmalat ai ministeri. Monti recluta il manager Enrico Bondi per dare finalmente corpo e numeri alla Spending Review sulla spesa pubblica. Livini ci offre un memorabile ritratto di un uomo schivo, lontano dai riflettori, con uno stile di vita quasi ascetico, ma tremendamente efficace nel riportare ovunque si sia impegnato rigore ed efficienza. “Ho letto il bellissimo ritratto di Enrico Bondi pennellato dalle abili mani di Ettore Livini, uno che voi trascurate amabilmente, ma che possiede doti di fine narratore delle avventure economiche e sociali italiane.” (Lorenzo G.)
Michele Serra, L’Amaca del 3 maggio. Un giovane muore in una discoteca dopo aver assunto l’ecstasy. Serra commenta amaramente lo stordimento inseguito da tanti giovani nell'illusione “di commettere chissà quali eccessi, di vivere chissà quali notti”. E osserva che l'estasi vera “costa qualcosa di più dei pochi euro richiesti per questo accalcarsi da stupidi, ingannare il tempo all' ingrosso e magari morire da ingannati. L' estasi vera costa fatica e pensiero, costa - soprattutto - diversità e fuga, lontananza e solitudine”.
Massimo Bucchi, vignetta dell’11 maggio. Il geniale vignettista ci regala una paradossale, ma ahinoi non troppo, sintesi del dramma del debito pubblico italiano. “Bucchi da antologia” (MUDD). “Bucchi PPR+ a vita!” (illustrAutori).
Francesco Merlo, articolo del 25 maggio Le rovine di Villa Adriana a Tivoli ora insidiate anche dalla discarica. Mentre a Roma ci si accapiglia per trovare una nuova discarica, Merlo ci racconta lo stato di semiabbandono in cui versano le vestigia di Villa Adriana, vicine a Corcolle, sito prescelto (e poi, fortunatamente, accantonato) dalla giunta Alemanno. Un racconto rassegnato eppure potente di come l’incuria stia distruggendo, nell’indifferenza generale, un pezzo di storia della nostra civiltà e di cosa siano i quartieri periferici di Roma. “Per la verità già lungo la Tiburtina capisco che prima di difendere Villa Adriana dalla futura discarica che la minaccia, bisognerebbe, come in un sogno, sottrarre l'Animula vagula blandula dalla presente discarica che la soffoca e la nasconde, che l'ammorba. La Tiburtina è un serpente di spazio-spazzatura (junkspace) a una sola corsia, una zona suburbana di umanità confinata. Come unghiate sulla terra mi passano davanti le cave di quel travertino che abbellisce il "Getty Center" di Santa Monica ma qui abbrutisce il paesaggio già mangiato da case senza disegno, recinti di venditori/compratori di rottami di ferro, casermoni informi che sporcano anche la dolce linea dei colli”.
Alberto Statera, articolo del 25 maggio La confraternita dei “qualcosisti”. MUDD segnala l’ottimo racconto di Statera dell’insediamento del nuovo Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: tante parole al vento che coprono una storica carenza di idee. Con brillante sarcasmo, il grande giornalista si sofferma sul paradosso di un’associazione che auspica lo smagrimento dello Stato, essendo però essa stessa dotata in un apparato parimenti elefantiaco. “Nell'Auditorium ci inseguono nugoli di attacché per presentarci «il nuovo vicepresidente». Uno, due, tre. Ma quanti sono i nuovi vicepresidenti? Undici. Sì, avete capito bene. Undici, più un numero incalcolabile di comitati tecnici, commissioni, 267 organizzazioni territoriali, un numero di dipendenti superiore a quello del ministero degli Esteri, che ha rappresentanze diplomatiche in ogni parte del mondo. Nel palazzo di vetro della Confindustria all'Eur c'è in pratica una duplicazione di ogni funzione della Pubblica Amministrazione da abbattere”.
Curzio Maltese, commento del 25 maggio Il sacrificio con il trucco. Ancora in grande spolvero l’ottimo Curzio che, con un editoriale durissimo, critica lo scandaloso tentativo della politica – dal PDL al PD - di riformare il finanziamento pubblico ai partiti, un regalo all’antipolitica. “Il nuovo finanziamento pubblico ai partiti votato a larga maggioranza dal Parlamento sarebbe in altri tempi una risposta sbagliata e inadeguata ai tanti scandali provocati dall'attuale sistema. Ma in un'epoca di drammatica sfiducia dei cittadini nei partiti, diventa qualcosa di molto peggiore: un atto da irresponsabili. Con trovate come questa, i partiti rischiano di evocare un'ondata di antipolitica ancora peggiore di quella che per vent'anni ha consegnato il Paese nella mani di Berlusconi e Bossi”.
Liana Milella, articolo del 27 maggio Un piano per il Csm meno potere ai giudici. Grande scoop della penna giudiziaria di Repubblica sul progetto del Governo, o meglio del sottosegretario Catricalà, per togliere la giustizia disciplinare, ovvero “il potere di mettere sotto processo, condannare o assolvere i colleghi che sbagliano”, alla magistratura (CSM, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, giudici tributari) attraverso l’assegnazione della “maggioranza o pariteticità dei posti disponibili ai componenti eletti dal Parlamento”. Un piano di sapore e finalità berlusconiani che viene sventato grazie anche alla sua tempestiva pubblicizzazione da parte della esperta Milella.
Jenner Meletti, articolo del 30 maggio Quei vecchi sperduti nella giungla di macerie. Il terremoto in Emilia raccontato con sentita partecipazione, ma senza quella fastidiosa retorica che tipicamente gronda dagli articoli dedicati a queste tragedie. Approccio ancor più apprezzabile visti i natali di Meletti (Carpi), cronista vecchio stampo che si muove lungo il territorio descrivendo le perdite umane, le ferite psicologiche e le distruzioni materiali inferte dal devastante terremoto.
Massimo Giannini, recensione del 3 maggio Lehman Brothers, le 24 ore che cambiarono il ricco Occidente. Anche lo stimato Vice-Diretùr viene pizzicato nella zona off-limits delle recensioni cinematografiche. In coerenza con l’incomprensibile, ostinata scelta di far recensire i film anziché ai ciritici professionisti a chiunque vanti una qualche conoscenza del tema oggetto del film, la sezione Spettacoli affida a Giannini la recensione di un film sulla crisi finanziaria del 2008. Non una recensione, per fortuna, ma un superfluo resoconto della trama del film con qualche annotazione a margine sulle questioni finanziarie ivi trattate. “Bravi, continuate a far recensire i film a quelli che di film ne vedono tre l'anno. Poi escono gli errori” (Fabio P.)
Vera Schiavazzi, articolo del 4 maggio 'Non dite più di dieci no al giorno' il manuale anti-ansia per le mamme. Pare che esista “una robusta corrente di pensiero che invita a essere attente ma leggere, a gridare di meno e ascoltare di più”. Su R2.
Angelo Aquaro, articolo del 7 maggio Arriva il wantologo per scoprire cosa desideriamo. Solita aria fritta dagli States: il mestiere del wantologo “lo specialista che ci aiuta a trovare quello che davvero cerchiamo: a partire da noi stessi”. Su R2, naturalmente.
Barbara Spinelli, articolo del 16 maggio La preghiera di Aiace. Anche la stimatissima Barbara riceve una critica dal severo Geppo per un editoriale che non aggiunge granché alla comprensione della tragedia greca, ma in compenso sovrabbonda di citazioni. “(...) un centone di paragrafi slegati fra loro, pregni di citazioni gratuite, fatte solo per ostentare cultura, non per dare sostanza e brillantezza alla prosa. Non si capisce bene dove voglia andare a parare: sembra che scriva per obbligo contrattuale e che debba raggiungere un certo numero di battute per forza, col risultato di allungare un brodo già pesante da digerire”. (Geppo)
Enrico Franceschini, articolo del 19 maggio Il rasoio? Si usa così il barbiere in cattedra. A conferma dell’inutilità di RClub, una imperdibile testimonianza del corrispondente londinese sulla scuola di rasatura, ovvero come imparare il mestiere di barbiere. Il finale si apre ad una speranza di cambiamento nella sede di Londra di Repubblica: “Dovesse andarmi male come giornalista, ora ho la possibilità di un altro mestiere”.
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Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.
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