Fundadòreide. Il Diretúr difende Napolitano dopo il presunto scoop di Panorama.
Tempestivo, oggi in prima pagina, il fondo del Diretúr che contesta la pubblicazione da parte di Panorama di quelle che lui stesso chiama "ipotesi di intercettazioni".
L'editoriale di Mauro è condivisibile, come è condivisibile la solidarietà del resto del mondo politico e le precisazioni di Ingroia. Attenzione però, il rischio è quello di entrare in un cortocircuito in cui i cittadini perdano il loro sacrosanto diritto alla critica. Arrivare a demonizzare qualsiasi critica perché fa gioco alla strumentalizzazione della destra è il prossimo passo. Si chiama ricatto morale ed è essa stessa una strumentalizzazione politica.
segnalo altresì la rubrica Contromano di Maltese (Il Venerdì, pagina 7). nella foga - benché avesse una settimana per scriverla - il buon Curzio si ripete proprio in attacco: «Il confronto ha avuto, fra gli altri meriti, quello di elevare molto il tono del confronto».
Fantastici entrambi. Il confronto si sarà anche elevato di tono ma ogni tanto rischia di ricadere nel "fanatismo dietrologico" come dice lui, basti sentire il videomessaggio di Giannini di ieri dove l'inchiesta sulla trattativa è diventata "invenzione" (dal presunta e/o necessaria di Scalfari). Per il resto, sul ragionamento del potere della mafia sulle elezioni politiche mi trova d'accordo al cento per cento. Serra invece si è esposto molto dichiarando che non voterebbe mai Monti e che questa sinistra è incapace di governare...che il virus del "ribellismo populista" e della "delegittimazione istituzionale" abbia colto anche lui???
Già una volta Serra, se non ricordo male proprio sul Venerdì, scrisse che era tentato dal non voto, seguì una valanga di lettere di protesta in cui si rimproverava a Serra, nella migliore delle ipotesi, di dare un cattivo esempio. Poi Serra rispose con una lettera rettificatrice nella quale si giustificò dicendo che il suo era più che altro solo uno sfogo. Questo sempre se non ricordo male, eh?
7 commenti:
Ilaria, se ci sei batti un colpo.
L'editoriale di Mauro è condivisibile, come è condivisibile la solidarietà del resto del mondo politico e le precisazioni di Ingroia.
Attenzione però, il rischio è quello di entrare in un cortocircuito in cui i cittadini perdano il loro sacrosanto diritto alla critica.
Arrivare a demonizzare qualsiasi critica perché fa gioco alla strumentalizzazione della destra è il prossimo passo. Si chiama ricatto morale ed è essa stessa una strumentalizzazione politica.
segnalo altresì la rubrica Contromano di Maltese (Il Venerdì, pagina 7). nella foga - benché avesse una settimana per scriverla - il buon Curzio si ripete proprio in attacco: «Il confronto ha avuto, fra gli altri meriti, quello di elevare molto il tono del confronto».
... nonché la Prima Lettera di Serra (Il Venerdì, pagina 16) in risposta ai lettori
Fantastici entrambi. Il confronto si sarà anche elevato di tono ma ogni tanto rischia di ricadere nel "fanatismo dietrologico" come dice lui, basti sentire il videomessaggio di Giannini di ieri dove l'inchiesta sulla trattativa è diventata "invenzione" (dal presunta e/o necessaria di Scalfari). Per il resto, sul ragionamento del potere della mafia sulle elezioni politiche mi trova d'accordo al cento per cento.
Serra invece si è esposto molto dichiarando che non voterebbe mai Monti e che questa sinistra è incapace di governare...che il virus del "ribellismo populista" e della "delegittimazione istituzionale" abbia colto anche lui???
Già una volta Serra, se non ricordo male proprio sul Venerdì, scrisse che era tentato dal non voto, seguì una valanga di lettere di protesta in cui si rimproverava a Serra, nella migliore delle ipotesi, di dare un cattivo esempio. Poi Serra rispose con una lettera rettificatrice nella quale si giustificò dicendo che il suo era più che altro solo uno sfogo.
Questo sempre se non ricordo male, eh?
Ma diPanorama si scrive tutto attaccato?
Con simpatia :-)
Posta un commento