Si sono scambiati due chiacchiere a una cena da Prada ed è bastato per capire che molti problemi sono comuni. Ben inteso, il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli e quello di Repubblica, Ezio Mauro – dei due si tratta- non hanno stretto nessun accordo e nemmeno raggiunto una tregua nella feroce concorrenza tra le due testate, anche se probabilmente molte delle decisioni che ricadranno nei prossimi mesi sulle redazioni dei due giornali non saranno molto diverse. Come del resto accadrà anche alla Stampa. Insomma, si tratta di affrontare una situazione difficile per tutto il settore editoriale, e non solo. E si limeranno i costi. Un’operazione alla quale stanno lavorando a Milano il direttore della divisione quotidiani della Rcs Giulio Lattanzi e, a Roma, Corrado Corradi, direttore generale del Gruppo Editoriale L’Espresso. Ognuno per conto suo, con obiettivi simili. I risparmi interesseranno la carta e si interromperà la corsa al gigantismo che ha gonfiato le foliazioni. Anzi, si andrà verso un progressivo assottigliamento del numero delle pagine, gradito per altro a molti lettori. Inoltre, mettendo da parte ogni frenesia da “buco” (il web serve anche a questo), la chiusura del giornale in redazione potrà essere anticipata alle 10,30 – tranne che nelle serate delle partite di Coppa – risparmiando sul fronte dei trasporti e della distribuzione. Si parla di nuovi tagli sulle collaborazioni e se le cose continueranno ad andare così sul fronte pubblicitario non sono esclusi nuovi interventi sugli organici.
venerdì 17 agosto 2012
Riduzione delle pagine e chiusura anticipata del giornale alle 22,30. Ne parlano a cena i due Diretùr.
Ferruccio De Bortoli ed Ezio Mauro a cena da Prada. A mangiare, bere e non solo. Tra un piatto e l'altro hanno discusso di cose che saranno molto molto indigeste ai republicones e ai corrierones all'ascolto. E' tutto scritto nel numero di luglio di Prima Comunicazione, in un trafiletto che riportiamo integralmente qui sotto. Il colpevole dello pseudo-scoop è un amico di PPR che vuole restare anonimo e che ci ha inviato una (scadentissima) foto che conferma tutto.
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2 commenti:
Andiamo bene... ormai siamo alla canna del gassa, è ufficiale!
Sulla diminuzione delle pagine sarei anche d'accordo, se si accompagnasse a una diminuzione del prezzo di vendita (cosa impossibile, ovviamente). La chiusura anticipata, invece, è una cazzata immane. Se lo si fa per tagliare le spese, perché non si tagliano quelle relative alle collaborazioni esterne, in modo da sfruttare di più e meglio i redattori stipendiati?
Comunque sull'argomento il CdR del Corriere non l'ha presa proprio benissimo: http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9699
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