Riportiamo dal blog di Nicola Porro, vice-Diretúr del Giornaledifamiglia:
Grandi manovre nei giornali alla ricerca delle penne economiche (nel senso che scrivono di economia) che contano. L’espresso si riporta a casa il sempre informato Vittorio Malagutti dopo un’esperienza al Fatto. Ma il colpo, secondo il tam tam dei professori, è quello che riguarda Francesco Giavazzi. Per uno dei pochi liberisti in circolazione sarebbe pronto un posticino di lusso alla Repubblica. Poco da stupirsi. Il quotidiano di Ezio Mauro ha già in casa un super smithiano come Alessandro de Nicola, nel gruppo circola Luigi Zingales che con il suo Manifesto Capitalista fa parte dei buoni intellettuali della libertà e persino Alessandro Penati, il primo ad arrivare, non si può certo definire uno Statalista. Se anche Giavazzi dovesse far il salto, per i reduci del mercato, al Corrierone non resterebbe che Piero Ostellino. Mica poco, per la verità.
5 commenti:
Mica poco no. A Ostellino un vero feticista di Rep. deve essere grato in eterno: con lui direttore del Corriere siamo diventati il primo quotidiano italiano!
Poco? Direi niente.
Giavazzi a Repubblica? Ma anche no.
Ostellino non poco: pochissimo.
Di Giavazzi non è che si sentisse il bisogno. C'era stato qualche attrito fra lui e Scalfari in passato, o sbaglio?
ostellino è patetico. sono 15 anni che scrive sempre lo stesso articolo, e chi non è d'accordo con lui è un bolscevico
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