Cinque anni fa nasceva l'inserto rivoluzionario di Repubblica R2. PPR all'epoca fu molto attivo nell'elogiare e nel criticare l'iniziativa fortemente voluta da Ezio Mauro.
Continuiamo quindi la ripubblicazione dei post relativi all'impatto che R2 ebbe sui pipierrini e non.
Pubblichiamo oggi un articolo di Diego Altobelli scritto 5 anni fa per il blog Brand Care Blog dal titolo Repubblica cerca un appeal 2.0:
E’ vero. Ormai è una moda. Tutto cambia. Tutto si rinnova. L’altro
ieri L’Espresso, ieri il tg1, oggi Repubblica, uno dei più importanti
quotidiani italiani.
I “vecchi” media cercano una nuova
“infanzia” cambiando formato, disposizione di contenuti, e linguaggio
(al tg1 ad esempio, nei primi minuti si è parlato di blog - altra parola
vittima di mode lessicali - almeno tre volte!).
Tutti i media tradizionali sono caduti nella rete del concetto-ombrello “2.0″.
Ed
è in questa ottica di cambiamento che deve essere “letta” la nuova
versione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, e d’altra parte
basta leggere l’editoriale del direttore Ezio Mauro per comprenderne le
motivazioni e tutti i “buoni propositi”.
Secondo me,
una delle più grandi conquiste del nuovo quotidiano - oltre all’inserto
denominato, appunto, R2 - è la pubblicazione di immagini prese da
internet e finalmente “adattate” al cartaceo nel modo giusto: era ora!
Non più (si spera) foto allargate oltremisura e orrende gigantografrie
pixelate…
R2, apre - simbolicamente - con “Ritorno a
Gomorra” un resoconto della manifestazione a Casal di Principe che ha
visto, tra gli altri, la partecipazione del giovane e coraggioso
scrittore Roberto Saviano e prosegue con altri interessanti reportage e
approfondimenti culturali.
Quello che, un po’
ingenuamente, non afferro appieno è la distinzione tra Repubblica (che
diventa sempre più L’Espresso) e L’Espresso, anch’esso completamente
rinnovato da venerdì scorso (che diventa sempre più Repubblica)…
Altra
considerazione, stavolta sul sito web di Repubblica (che pure consulto
almeno un paio di volte al giorno): possibile che non esista un modo
migliore per proporre le notizie (e per diminuire quei servizi soft-core
sulla destra quasi mai pertinenti con le notizie a pochi cm di
distanza?). A quando insomma una Repubblica.it “2.0″?
Diego Altobelli per Brand Care Blog
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