martedì 2 ottobre 2012

Le prime grane dell'HuffPo Italia.

A pochi giorni dal suo debutto, il bloggone diretto da Lucia Annunziata deve già fare i conti con un paio di grane. La prima gliela fornisce il sindaco di Roma Gianni Alemanno e Massimo Mantellini, che riporta la notizia, appoggia parzialmente il primo cittadino di Roma. La seconda, di maggiore entità, riguarda la vicenda dei blogger assoldati dalla Annunziata che, a quanto pare, non sarebbero pagati.

7 commenti:

fabio p ha detto...

Sai che novità, i blogger dell'Huffington Post non sono pagati nemmeno in America. Tanto è vero che quando Arianna ha venduto il Post ad Aol portandosi a casa 315 milioni hanno fatto causa chiedendo parte di quei soldi, e ovviamente hanno perso. Proprio in questi giorni la meravigliosa striscia Doonesbury ci mostra i problemi di uno dei suoi protagonisti, Rick Redfern, ex del Washington Post finito a scrivere con il suo blog sull'Huffington gratis. E proprio in quanto non pagato viene considerato uno sfigato al quale i pezzi grossi non concedono interviste. Cercatelo su www.doonesbury.com

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie Fabio P. molto interessante queste cose che scrivi. Io, personalmente, non le conoscevo.

mad283 ha detto...

In generale, di blogger pagati al mondo ce n'è ben pochi. Da noi abbiamo l'esempio del blog del Sole 24ore, che mi risulta siano retribuiti.

L'altra cosa, quella delle foto del figlio di Alemanno ripubblicate senza permesso, mi sembra il classico comportamento da largofocchetti.it...

illustrAutori ha detto...

Doonesbury da qualche mese viene tradotto su ilpost.it

Enrico Maria Porro ha detto...

Grazie a IllustrAutori, sempre attento e sensibile ai temi legati al mondo del disegno.

Randolph Carter ha detto...

ed una delle vigne in questione è questa:
http://www.ilpost.it/2012/09/29/doonesbury-2012-settembre-29/
non trovo nulla di immorale comunque ad ospitare blog gratuiti... che differenza c'è se lo fa la piattaforma Blogger o l'Huff.Post?

mad283 ha detto...

La differenza è che Blogger non mette nel tuo blog delle inserzioni pubblicitarie di cui intasca i guadagni, e che lascia completa libertà di espressione (stante il rispetto del regolamento d'uso) ai suoi blogger.

Detto queste, queste polemiche sono uguali identiche a quelle che nacquero negli Stati Uniti all'uscita dell'HP originale, quindi mi vien da pensare che se la versione italiana funziona la situazione si sedimenterà anche da noi e amen.