Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro Pazzo,
per l'Osservatorio Errori ecco una cosina da La Stampa. Il quotidiano di Torino pubblica la foto di Obama che abbraccia la moglie postata su Twitter dallo staff del presidente (immagine, peraltro, al centro di una polemica perché scattata molti mesi fa e non dopo la vittoria): osservandola si nota che lo scatto è stato preso nel momento in cui il conteggio dei retweet era arrivato a 497mila e passa, mentre nella didascalia si legge "696mila retweet". Ora, chi ha scritto la didascalia non poteva fare aggiornare anche la foto? Non ti pare una (piccola) sciatteria?
Ciao, Esaù
3 commenti:
Credo che tecnicamente non potesse, nel senso che la cura del contenuto fotografico spetterebbe ai poligrafici, non ai redattori che si occupano di titoli e titolini. Ma potrei sbagliarmi. Io semmai mi chiedo se è corretto scrivere "ritwittato".
Questo non è affatto un errore. Cerchiamo di non esagerare. L'immagine del Twitter è stata inserita nel circuito delle immagini da parte delle grandi agenzie fotografiche ap reuters e ANSA ben prima che raggiungesse la cifra indicata dalla didascalia. Era una notizia e basta, e come tale è stata prevista in pagina dal redattore responsabile. L'estensore della didascalia ha scritto il testo molto più tardi indicando il numero di volte che l'immagine era stata twittata fino a quel momento. Le due azioni, immissione in circuito dell'immagine e scrittura della didascalia, non potevano essere contemporanee.
Si può, anche se in maniera accademica, scegliere un commento da PPR+? Quello dell'Anonimo delle 17:43, per esempio, è perfetto, perchè ci svela cosa accade in "cucina". Un retroscena utilissimo per capire. Sicuramente da preferire a quelle annotazioni velenosette che taluni dalla redazione non mancano di far arrivare. Dunque, grazie Anonimo.
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